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MotoGP, Marquez: "Sono il favorito, ma non farò il pazzo"

"Ogni anno è diverso, anche se su questa pista mi trovo particolarmente bene. Ma questo è il motociclismo, può succedere di tutto"

MotoGP: Marquez: "Sono il favorito, ma non farò il pazzo"

Marc Marquez è senza dubbio il padrone di Austin. Durante la tradizionale conferenza stampa che apre il fine settimana, Andrea Dovizioso l'ha addirittura definito il Re del tracciato in Texas, ma è difficile non pensarla allo stesso modo visto l'impressionante ruolino di marcia dello spagnolo su questo tracciato.

Tuttavia Marc morde il freno dell'entusiasmo e nonostante sia assolutamente scontato prevedere un suo dominio anche in questa edizione del Gran Premio, il campione della Honda non vuole lasciarsi andare a facili entusiasmi.

"Ovviamente questa è sempre stata una grande pista per me sin dal 2013, ma ogni anno è diverso - ha dichiarato - è anche vero che noi siamo arrivati qui in un ottimo stato di forma, vincendo in Argentina e facendo una bella gara anche in Qatar. Abbiamo un’ottima base, mi sento molto a mio agio in sella alla moto, ma già a partire dalla FP1 partiremo come sempre da zero, cercando di capire ogni cosa. Senza fare pazzie, senza fare cose che non rientrano nelle nostre possibilità. Penserò solo a guidare come so e dopo vedremo come andrà il weekend, vedremo come saranno gli avversari e cosa accadrà sabato con il meteo, perché al momento sembra che possa essere così così. Cercherò di divertirmi su questa pista magnifica".

Difficile capire quale possa essere il segreto della grande affinità tra lo spagnolo e questa pista, che ha caratteristiche uniche nel calendario MotoGP.

"Fare un giro perfetto su questa pista è impossibile, perché è un tracciato molto lungo, con tantissime curve e frenate difficili. E’ molto facile commettere qualche piccolo errore durante il giro e la cosa più difficile è restare costanti per tuti i giri. Il giro dura oltre due minuti, ci sono tante buche. A volte ti ritrovi a cambiare le tue traiettorie ad ogni giro, quindi vedremo quest’anno come sarà l’asfalto. Dovremmo anche capire come funzioneranno le gomme".

Una pista che mette anche a dura prova il fisico e che potrebbe rappresentare un problema per la spalla di Marquez, chiamata ad una grande prova di resistenza qui ad Austin. 

"Si, questa è una delle piste più difficili riguardo la condizione atletica, ma mi sento bene.Sento ancora un minimo di dolore nelle frenate molto violente, ma non è un grosso problema. In Argentina ad esempio ho provato un po’ di dolore, ma non è mai stato un problema mentre ero in sella. Mi sono preparato in maniera leggermente diversa per affrontare questo Gran Premio e mi sento molto meglio con la spalla, sento di aver fatto dei passi in avanti molto importanti dopo l’Argentina. Lì come ho detto sentivo qualcosa quando guidavo, mentre adesso mi sento al 100% normale con la mia spalla e questo è importante". 

Una vera pista di casa per Marquez, che ormai potrebbe quasi sentirsi un americano di adozione.

"In USA mi sento sempre bene, ma credo dipenda molto dalle piste che ci sono perché come tutti sanno bene, io mi trovo meglio con le curve a sinistra, dipende dal mio stile di guida. Ma in ogni caso mi piace moltissimo essere qui, sono stati a vedere la NBA, a vedere una partita di Baseball e anche il Supercross. Vedremo se potremo continuare a vincere, ma bisognerà capire cosa faranno gli altri. Questo è il motociclismo, tutto può succedere. Se dovessero battermi, sarà importante prendere punti per il campionato". 

Per questo Gran Premio, Marc ha anche portato un casco con una grafica particolare.  

GRAFICA SPECIALE PER MARQUEZ AD AUSTIN

"Avevo già usato un disegno speciale l’anno scorso qui e due anni fa. Ho pensato che siccome questa pista ha molte buche e sembra quasi di fare una sorta di rodeo, ho  pensato assieme al designer di fare qualcosa che richiamasse questo. Qui in Texas tante case sono piene di legno, di rosso. Volevo simulare questo aspetto con la grafica del casco e sono eccitato all’idea di portarlo in cima al podio".

Uno dei punti più contestati dai piloti in passato qui ad Austin era la presenza di molte buche sul tracciato. Una situazione che potrebbe essere migliorata quest'anno grazie a dei lavori svolti, che però non soddisfano completamente le aspettative di Marc. 

"Hanno fatto degli interventi, ma non proprio quello che avevamo chiesto in Safety Commission. Vedremo domani come sono messe le cose con l’asfalto. Ma credo resti una delle piste più difficili del calendario per quanto riguarda le buche". 

Una pista dove Marc ha sempre vinto, tanto da chiedersi se possa essere in grado di farlo anche scattando dall'ultima casella in griglia.

"Non voglio provarci! Anche l’anno scorso sono stati penalizzato e sono partito dalla seconda fila, e non fu un grande problema. Mi piacerebbe pensare di poter vincere per distacco come ho fatto in passato, ma magari quest’anno le cose potrebbero essere completamente diverse. In ogni caso non mi interessa sperimentarlo, quindi sarò concentrato al massimo e darò caccia alla pole".

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