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SBK, Assen: per Rea e la Kawasaki è il momento della verità

Al TT non ci sono i lunghi rettilinei come a Buriram o Aragon, ma il Cannibale dovrà fare i conti con Bautista e la Panigale V4, che non sembrano avere punti deboli

SBK: Assen: per Rea e la Kawasaki è il momento della verità

Ducati-Kawasaki 9-0. Così dice lo score dopo i primi tre appuntamenti stagionali. Un dominio netto quello di Alvaro Bautista e la V4, che in questo avvio di stagione hanno sorpreso non poco, catturando tutti i riflettori della scena. Adesso che il Mondiale sbarca ad Assen, in quella che per anni è stata considerata come l’Università delle due ruote, il portacolori Aruba va a caccia della lode. La concorrenza è quindi avvertita, ma allo stesso tempo affamata di riscatto, dal momento che il tracciato olandese potrebbe essere l’occasione per rovinare i piani del numero 19.

Se l’Australia era considerata come una pista tra le preferite di Bautista, mentre Buriram e Aragon esaltavano con i loro lunghi rettilinei le qualità della V4, il TT è uno di quei tracciati dove conta far scorrere la moto, dal momento che i tratti dritti sono praticamente inesistenti. Diciamocelo quindi chiaramente senza troppi giri di parole: se Johnny Rea e la Kawasaki vogliono provare a mettere fine al digiuno, questa è l’occasione giusta per farlo, senza scordarsi che in Olanda il Cannibale ha saputo togliersi diverse soddisfazioni nel tempo.

L’esame per il nordirlandese non è per niente semplice, dal momento che lo spagnolo ha mostrato di sapere esaltare il potenziale della Rossa anche nei tratti misti, rivelandosi imbattile. Inutile quindi nascondersi, di fronte a un binomio, Bautista-Ducati, che non sembra per ora avere punti deboli. Un aspetto curioso sarà poi capire quali saranno i valori in campo a seguito di eventuali riduzioni dei giri motore (Ducati sotto la lente di ingrandimento) o aumento, a favore di quelle Case che in questo inizio di stagione hanno particolarmente sofferto. Su tutte la Honda, costretta a recitare una parte da spettatrice nei primi tre round con Camier e Kiyonari.

Tornando ai duelli per i piani alti, oltre a Bautista, il Cannibale Rea dovrà pure fare i conti anche con le Ducati di Chaz Davies e Eugene Laverty, che ad Aragon hanno capito quale sia la direzione da seguire. Il gallese è infatti riuscito a voltare pagina arrivando tra i primi tre in entrambe le gare, mentre il portacolori GoEleven ha sfiorato il podio. Insomma, per Johnny e la Kawasaki gli ostacoli sembrano aumentare.

Intanto gli esami non finiscono mai e Assen è proprio il posto migliore per tornare sui banchi di scuola, cercando di rimediare a qualche brutto voto preso di recente. È il caso di Marco Melandri, reduce da un weekend nero al Motorland. E che dire poi di Michael van der Mark, brutta copia di quando visto lo scorso anno in sella alla R1. Nell’elenco spiccano poi anche i nomi di Tom Sykes e Markus Reiterberger, anche se nei loro confronti vogliamo attendere la tappa di Imola, quando BMW potrà finalmente portare in pista il motore a lungo atteso. Ah, in pista ci sarà anche Hector Barbera, chiamato a sostituire Leandro Mercado sulla Kawasaki del team Orelac. Per lo spagnolo si tratterà del debutto in SBK. Proprio vero che a volte, chiusa una porta, si apre un portone.    


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