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SBK, Rea provato da Gara 2: “Ero in preda al panico”

Johnny vince la sfida con Davies ad Aragon: “La Kawasaki è cresciuta, ma contro la Panigale V4 non c’è niente da fare in rettilineo”

SBK: Rea provato da Gara 2: “Ero in preda al panico”

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Se al primo posto siamo ormai abituati a vedere Alvaro Bautista, al secondo c’è invece Johnny Rea. Il Cannibale si conferma ancora una volta come primo degli inseguitori nei confronti dello spagnolo del team Aruba, battendo in volata la V4 di Chaz Davies. Coi tempi che corrono meglio quindi accontentarsi.

"E' stata una domenica più dura di quanto mi aspettassi e la strategia era diversa  - ha spiegato Rea - Soprattutto nella gara sprint, alla fine ho perso molta trazione. Pensiamo che sia stata una conseguenza dell'essere così veloce all'inizio. Durante i 18 giri ho deciso di essere più calmo all'inizio, ma quando Alex Lowes ha preso un buon ritmo con Chaz Davies ho iniziato ad avere un po' di panico per il fatto che forse questi ragazzi avevano una marcia in più. E poi è passato Leon, così ho dovuto fare un passo avanti e usare davvero la gomma che stavo conservando. Il mio linguaggio del corpo era molto diverso alla fine della gara perché ho davvero abbassato la testa e massimizzato dove eravamo forti. Sembra che la nostra moto stia creando molta trazione nelle curve lunghe, il che è positivo. Il nostro ingresso in curva non è così male. E' stato bello vedere Leon lì davanti perché i nostri dati diventano più importanti da confrontare e possiamo cercare di portare avanti insieme il set-up della moto.  Sono felice del risultato che ho conquistato, anche perché più di così non potevo ottenere quest’oggi la gara è stata molto più complicata di quella di ieri, dato che ho dovuto faticare per arrivare un simile risultato. Quello che conta è aver conseguito l'obiettivo".

Sei comunque riuscito a battere Davies.

“Credo sia stato compiuto un passo avanti, dato che nelle curve ad ampio raggio la ZX-10RR è diventata particolarmente competitiva. Purtroppo però nel rettilineo non c’è niente da fare contro la Ducati V4, dato che ha un maggiore potenziale rispetto a noi”.

Oggi c’era anche Lowes a dare battaglia.

“Vero. Dopo la Superpole Race ho deciso di essere più cauto, dato che al via della gara sprint ho speso molto e di conseguenza faticavo in staccata. Il problema è che in Gara 2 come hon detto ero in preda al panico, dato che Lowes è partito forte e dietro di me c'era pure Leon, senza dimenticarmi ovviamente di Chaz. Pensavo che tutti e tre avessero una marcia in più rispetto a me e che sarei quindi stato costretto a rincorrere”.

Alla fine però è andata diversamente?

“Il secondo posto è un ottimo risultato, tra l’altro sono contento per Haslam, vederlo competitivo ad Aragon è senza dubbio un aiuto in termini di dati per tutta la squadra, in modo di crescere”.

Tra una settimana ci sarà Assen e la Ducati rischia di avere meno giri al motore. Cosa ti aspetti?

“Sinceramente non saprei cosa dire”.  

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