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SBK, Laverty attacca Rea: “Rinaldi è caduto per colpa sua”

Eugene sull’episodio della Superpole Race: “Johnny non aveva bisogno di fare quell’entrata, Michael non aveva spazio ed è finito a terra”  

SBK: Laverty attacca Rea: “Rinaldi è caduto per colpa sua”

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Eugene Laverty è riuscito a voltare pagina in Gara 2 dopo la sfortunata caduta del sabato. Il pilota del team GoEleven è entusiasta per il sesto posto della domenica, ma allo stesso tempo c’è un episodio che gli dà particolare fastidio. Il fatto è riferito a quanto accaduto al via della Superpole Race, dove lo sfortunato Rinaldi è finito a terra, per poi essere trasportato in clinica mobile.  

Ero all’interno dietro Michael (Rinaldi ndr) – ha ricordato Eugene - Rea è arrivato dall’esterno e non gli ha lasciato lo spazio portandolo a cadere. Occorre stare attenti alla prima curva e lasciare spazio anche agli altri piloti, in caso contrario diventa pericoloso”.

Sulla questione Eugene non utilizza troppi giri di parole.

Johnny non aveva bisogno di fare quell’entrata, anche perché era due secondi più veloce e ripeto, eravamo solo alla prima curva”.

L’alfiere GoEleven si concentra poi sulla gara.

“E’ una giornata positiva per il team, siamo riusciti ad essere primi tra i team indipendenti dopo il risultato negativo di ieri. Personalmente sono meno soddisfatto, perché conosco il potenziale della moto. La Superpole Race è stata difficile perché mi si è rotto il freno posteriore, ed ho dovuto un po’ lottare con questo problema”.

Il bilancio di Eugene è quindi positivo.

“In questo weekend sia io che Alvaro siamo stati veloci anche in curva, con differenza nei vari punti. Io sono cresciuto nel corso del weekend, venerdì non eravamo particolarmente veloci nemmeno sul dritto ma le cose sono poi migliorate”.

 

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