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SBK, Barbera: "È un incubo, la mia stagione in Supersport è finita"

Hector si è sfogato sui social network: "il team Toth ha problemi finanziari, non possiamo più continuare ma io non mollerò, come ho sempre fatto"

SBK: Barbera: "È un incubo, la mia stagione in Supersport è finita"

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La stagione di Hector Barbera in Supersport con il team Toth è finita, lo ha scritto lo stesso pilota spagnolo in un lungo sfogo sul suo profilo Instagram. Questa mattina non era sceso in pista ad Aragon per il warm up e il suo posto sullo schieramento per la gara era rimasto vuoto. L’unica comunicazione ufficiale parlava di ‘una decisione della squadra’.

Ora è Hector a fare chiarezza e a spiegare che i problemi sono di origine finanziaria, come era presumibile. Lo sponsor sembra non avere tenuto fede agli accordi e la squadra non aveva il materiale necessario per fare correre il proprio pilota. Al momento, non c’è altra soluzione che chiudere la serranda.

Di seguito le parole di Barbera.

Abbiamo fatto il massimo fino a ora. Per la mia sicurezza e per la sicurezza degli altri piloti oggi non ho potuto correre, non avevamo i mezzi per farlo. E quello che è iniziato come un sogno finisce come un incubo. I problemi di mancati pagamenti e il mancato rispetto dell'accordo tra quello che doveva essere il nostro sponsor principale e il team fanno sì che questa avventura in Supersport finisca oggi, nella pista di casa, in una gara che mi dà particolari emozioni, senza nemmeno poterla correre.

Avevamo iniziato questo progetto con molto entusiasmo, arrivando in Australia senza avere provato, con una moto praticamente di serie e con il minimo indispensabile per la parte tecnica, eravamo riusciti a concludere la gara al quarto posto.

Dopo quella gara sono iniziati i problemi finanziari e questo mi ha costretto a correre in Thailandia con pochi pezzi di ricambio e con un motore che aveva troppi chilometri. Qui la situazione è stata la stessa, ma non possiamo più continuare ciò che abbiamo e per responsabilità non posso scendere in pista.

Sono quarto in campionato, e penso che con un materiale normale avrei potuto essere molto competitivo e raggiungere il mio obiettivo per quest'anno, che era quello di divertirmi e sentirmi di nuovo pilota. Anche il team ha avuto questa illusione, dal proprietario all'ultimo dei meccanici.

Sono molto arrabbiare perché mi sento molto bene e sto lavorando come mai prima d'ora. Ma non mi arrenderò e continuerò ad allenarmi per essere preparato nel caso in cui ci sia la possibilità di continuare a fare quello che voglio di più, cioè guidare.

Sento molta rabbia e impotenza, nella terza gara con questi mezzi e dopo essere stati quarti nella classifica generale, non abbiamo altra scelta che accettare questa situazione e continuare a lottare come ho fatto in questi anni.

Mi dispiace molto per tutti coloro che sono venuti a vedere la gara mentre io non ho potuto essere in pista, per tutti i miei tifosi e per tutte le persone che mi sostengono da sempre”.

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