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SBK, Zambenedetti: “La riduzione dei giri motore non spaventa la Ducati V4”

ESCLUSIVA – “La Panigale sarà assolutamente competitiva qualunque sia la scelta. Davies? Solo nei test di Aragon ha lavorato al 100%”

SBK: Zambenedetti: “La riduzione dei giri motore non spaventa la Ducati V4”

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Cosa succederà alla Ducati V4 dopo Aragon? La castreranno? Gli toglieranno 250 giri? Sono questi alcuni degli interrogativi che tengono banco nel paddock del Motorland. Già, perché dopo tre gare la FIM potrà intervenire sul regime di rotazione in modo da equilibrare la situazione in campo, visto lo strapotere manifestato da Alvaro Bautista. A tal proposito Marco Zambenedetti, coordinatore tecnico Aruba, ha voluto fare luce sulla questione.   

“Siamo arrivati in Europa con l’obiettivo di confermare le prestazioni nelle trasferte di Australia e Thailandia – ha esordito – Alvaro conosce molto bene la pista di Aragon, inoltre il fatto di aver svolto i test due settimane fa ci ha consentito di essere più preparati e affrontare questo weekend partendo da subito col passo giusto”.

Zambenedetti, qua ad Aragon tiene banco l’eventuale riduzione dei giri motore alla V4. Qual è la situazione?

“Come ben sappiamo il regolamento offre la possibilità alla Federazione di intervenire per bilanciare lo spettacolo in pista, modificando il regime di rotazione delle varie Case, sottolineo Case e non pilota. Una cosa del genere è già successa lo scorso anno dopo Portimao, dove era stato incrementato. Noi ci aspettiamo che qualunque cosa dovesse succedere, saremo assolutamente competitivi come ha fatto ad esempio Rea nel 2018”.

Si parla di una riduzione di 250 giri.

“Questo non posso saperlo, dato che il calcolo viene fatto attraverso un algoritmo. Magari potrà esserci un incremento per gli altri, in modo da alzare il livello. Personalmente spero venga mantenuto l’attuale status, offrendo le concession part a quelle squadre che sono più in difficoltà e hanno bisogno di avvicinarsi”.

È vero che nei test avete girato con 250 giri in meno?

“No, dato che il limitatore è comunque un parametro che gestiamo sempre per bilanciare il motore e le rispettive prestazioni. Nel caso in cui dovesse servire per essere più vicini al regolamento agiremo in quella direzione”.

Quanto vi spaventa una V4 con meno giri dopo il dominio mostrato in Australia e Thailandia?

“Non ci spaventa più di tanto, dato che facciamo delle simulazioni a casa per capire l’impatto e il tempo sul giro. Il fatto è che il risultato è da prendere un po’ con le molle, dato che correre insieme agli altri in pista cambia molto rispetto a quando si prova da soli”.

La Ducati V4 sarà quindi competitiva.

“Certo, saremo assolutamente competitivi. Ovviamente sarebbe una penalizzazione per noi, nonostante lo spettacolo debba essere tutelato. Al di là di questo credo che nessuno voglia un regolamento contro Ducati”.

Un’ultima domanda, come mai Davies sta così faticando?

“In realtà Chaz sta progressivamente migliorando. Le condizioni di salute di questo inverno lo hanno frenato, dato che non ha potuto lavorare regolarmente al 100%. Il suo primo vero test è stato infatti quello di due settimane fa ad Aragon, dove era al meglio della sia form,a. Magari da fuori non si vede più di tanto, ma lui sta prendendo sempre più fiducia con la Panigale”.     

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