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SBK, Bautista incontenibile, solo la pioggia lo ferma ad Aragon

Lo spagnolo è il migliore anche nel secondo turno seguito a mezzo secondo da Lowes e Rea, 5° Laverty, 9° Davies, 11° Melandri

SBK: Bautista incontenibile, solo la pioggia lo ferma ad Aragon

E alla fine è arrivata anche la pioggia, come in molti si aspettavano. Quando mancavano circa quindici minuti al termine della sessione, le gocce d’acqua si sono abbattute sul tracciato di Aragon, costringendo i piloti a tirare i remi in barca. Nonostante le avverse condizioni meteo, Alvaro Bautista ha fatto valere la propria supremazia, limando 90 millesimi al crono del mattino e bloccando il tempo sull’1’49”607. Al termine del venerdì nessuno è stato in grado di avvicinarsi allo spagnolo, tantomeno di abbattere il muro dell’1’50”.

Il portacolori Aruba inaugura così il fine settimana nel migliore dei modi, confermando quelle che erano le aspettative della Panigale V4. Quel tratto finale del tracciato, dove i rettilinei lo fanno da padrone, esaltano il potenziale della Rossa nel confronto delle inseguitrici. Occhio però a non  fare di tutta l’erba un fascio, dal momento che la Rossa di Davies è stata l’unica a non migliorarsi. Il gallese archivia infatti la FP2 col nono tempo, incassando oltre un secondo dalla vetta (+1.313). Chi compie invece un passo avanti è Eugene Laverty, che a sorpresa porta la propria V4 in quinta piazza alle spalle della BMW di Sykes. Non male come prestazione quella del 66, che nonostante una caduta è riuscito a risalire in sella alla propria S1000RR, agganciandosi agli scarichi della Kawasaki di Rea (+0.542).

Il Cannibale è presente nei piani alti, ma vederlo in terza posizione a mezzo secondo dalla vetta fa storcere il naso (+0.542), a tal punto che Lowes è riuscito a fare meglio. Già, il britannico è ancora una volta il migliore in sella alla Yamaha, mentre Marco Melandri è costretto a rimanere fuori dalla top ten, dovendo consolarsi con l’undicesima posizione (+1.446). Un fine settimana fino ad ora in salita per il romagnolo, così come per l’altra R1, ovvero quella di van der Mark, che lo segue in dodicesima posizione.  In fondo al gruppo Camier e Kiyonari.

 

 

 

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