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SBK, Aragon: piloti con la mano sul freno per ben 10 minuti in gara

Sulle pinze verranno esercitati ben 750 kg di peso, mai prima d'ora durante la stagione è stato registrato un così grande impegno

SBK: Aragon: piloti con la mano sul freno per ben 10 minuti in gara

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E ora l’Europa! Il Mondiale Superbike sbarca infatti nel Vecchio Continente per il terzo appuntamento stagionale, in scena al Motorland di Aragon. Disegnato dall’architetto tedesco Hermann Tilke, in collaborazione con il pilota di Formula 1 Pedro De La Rosa, il tracciato è stato inaugurato il 6 settembre 2009. Ha iniziato ad ospitare il Mondiale Superbike nel 2011. Con 5.077 metri di lunghezza e dai 12 ai 15 metri di larghezza, il tracciato è identico a quello usato dalle MotoGP.

Le Superbike sono però più lente di 2 secondi e 9 decimi: l’anno scorso Marco Melandri realizzò la Superpole con un tempo di 1’49’’543 mentre nel 2015 Marc Marquez ottenne la pole con 1’46’’635.​​ La pista, considerata abbastanza tecnica, è piuttosto impegnativa per i freni poiché soprattutto nella prima parte non permette un buon raffreddamento dei dischi in acciaio: in quella sezione la sequenza serrata di staccate può mettere in crisi i freni.

Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con 15 piloti del Mondiale Superbike, il MotorLand Aragón è un circuito impegnativo per i freni.​ In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4, eguagliato da Jerez, Magny-Cours e Villicum.

L’impegno dei freni durante il GP

In 10 delle 17 curve della pista le Superbike fanno ricorso ai freni. La presenza di un rettilineo d’arrivo di 630 metri e di altri più brevi che si concludono con curve secche moltiplica i tempi di frenata: per la prima volta quest’anno i piloti frenano per oltre mezzo minuto al giro, per la precisione per 33 secondi. Nei 18 giri i freni sono usati per quasi 10 minuti, un valore decisamente alto per gare che durano 33 minuti e mezzo.​

L’alto numero di curve ravvicinate della prima parte della pista comporta una decelerazione media piuttosto contenuta: solo 1,09 g, a fronte degli 1,27 g della pista thailandese che ha ospitato il round precedente. ​

Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera i 750 kg.​

Le frenate più impegnative

Delle 10 frenate del MotorLand Aragón 2 sono considerate altamente impegnative per i freni mentre 6 sono di media difficoltà e 2 sono light. ​La più dura in assoluto è l’ultima curva perché le Superbike vi arrivano dopo aver percorso un rettilineo lungo 968 metri: dai 305 km/h frenano per 4 secondi​ e 238 metri per impostare la curva a 151 km/h.

Durante la frenata subiscono una decelerazione di 1,5 g, cioè 0,28 g in più di quella che fa registrare una Porsche 911 GT3 RS 4.0 in frenata partendo da 100 km/h.​​ Alla prima curva le Superbike passano da 274 km/h a 87 km/h in 4,7 secondi mentre l’impianto frenante raggiunge una pressione di 11,2 bar​. Nella stessa curva invece le MotoGP arrivano più veloci (289 km/h) eppure usano i freni in carbonio per meno tempo (4,5 secondi).

Alto è anche il carico sulla leva del freno che si registra alla curva 15: la frenata dura ben 4,7 secondi anche se la velocità scende di 107 km/h e i piloti esercitano 4,8 kg di carico e la pressione dell’impianto frenante tocca i 10,2 bar.

Prestazioni Brembo

Le moto con freni Brembo si sono aggiudicate tutte le ultime 10 gare corse al MotorLand Aragón: 5 di queste sono state vinte dalla Ducati ed altrettante dalla Kawasaki. ​ Nel 2018 le moto con freni Brembo sono riuscite a monopolizzare le prime 11 posizioni in entrambe le gare.​

 

 

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