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SBK, Aragon: per Rea l’obiettivo è non farsi sbranare dal lupo Bautista

Il Mondiale sbarca in Europa dopo il 6-0 tennistico rifilato dalla Ducati alla Kawasaki, al Motorland sarà ancora volta profondo Rosso?

SBK: Aragon: per Rea l’obiettivo è non farsi sbranare dal lupo Bautista

“Prima di trarre giudizi affrettati aspettiamo l’Europa”. È stata questa una delle frasi che più volte si è rincorsa nel paddock della Superbike in occasione delle tappe di Phillip Island e Buriram. Adesso che il Mondiale sbarca finalmente nel Vecchio Continente, si potrà fare luce sui valori in campo come molti si aspettavano, anche se ad oggi la pista ha già emesso sentenze abbastanza trasparenti.

Già, perché Alvaro Bautista e la sua Panigale V4 si sono rivelati veri e propri rulli compressori, a tal punto da non aver nemmeno lasciato le briciole alla concorrenza. Alzi infatti la mano chi si sarebbe aspettato un inizio di stagione così sorprendente da parte dello spagnolo, che nel weekend sarà di scena davanti al proprio pubblico sul tracciato di Aragon. Per quanto visto fino ad ora, il risultato dice infatti Ducati-Kawasaki 6-0. Sembra essere lo score tennistico, invece si tratta del confronto tra l’iberico e Johnny Rea, dove il Cannibale non ha potuto fare altro che difendersi e incassare i colpi messi a segno dal numero 19 con tanto di distacchi imbarazzanti.

Al Motorland il nordirlandese ha quindi l’obbligo di ribaltare il copione, in un weekend dove il rischio pioggia è sempre più concreto a tal punto da poter diventare un’ulteriore insidia per i piloti. A parte il meteo, per il quattro volte iridato si preannuncia un esame di quelli ad altissimo coefficiente di difficoltà, dal momento che il tracciato di Alcaniz presenta due lunghi rettilinei dove Bautista potrà far valere i cavalli della Panigale V4. A tal proposito Marco Melandri è stato premonitore: “Come andrà ad Aragon? Facendo conto che c’è un rettilineo lungo un chilometro, mi pare abbastanza scritto il risultato”. Sono state queste le parole riportate dal ravvenate al termine della gara di Buriram, dove ha dovuto fare i conti con una Yamaha che è sembrata un cavallo imbizzarrito.

In Spagna il 33 punta quindi a ritrovare quella R1 docile di Phillip Island, grazie a cui è riuscito a soffiare il podio ad Alex Lowes. Un clima sicuramente rovente tra i due piloti, tanto che il britannico è uscito allo scoperto nelle scorse settimane, definendo il romagnolo irrispettoso e cattivo. Siamo solo alla terza gara e il clima in casa Yamaha è già incandescente. Oltre al confronto tra i due, la squadra ufficiale si aspetta poi risposte da Michael van der Mark, apparso in ombra in queste prime due uscite.

Le stesse risposte di cui è alla ricerca Chaz Davies, che dieci giorni fa a ha girato sulla pista di Alcaniz per affilare le armi, insieme al compagno Bautista. Mentre lo spagnolo vola con la V4, il gallese è ancora alla ricerca della giusta rotta da seguire con la Panigale, proprio come Michael Rinaldi e Eugene Laverty, il cui weekend di Buriram si è concluso al sabato per la caduta in Gara 1. Che peccato vedere Eugene faticare così tanto con una moto che fino ad oggi ha lasciato più delusioni che sorrisi.

Saltando infine in casa Honda e BWM, il weekend spagnolo lo si potrebbe considerare come di transizione. In HRC la mente è infatti rivolta ad Assen, dove le Fireblade di Camier e Kiyonari potranno fare affidamento sui 250 giri motore in più rispetto a queste prime tre gare, a seguito delle modifiche sul numero dei giri. A Imola la formazione di Shaun Muir potrà invece sfoggiare il nuovo motore, lasciando da parte la versione Stock. A tal proposito abbiamo anticipato la questione legata ai giri motore e alle concession part di cui tanto si parla. Per la prima ci si aspetta qualche novità dopo Aragon, anche perché la FIM potrà intervenire a propria discrezione aumentando o diminuendoli, in modo da riequilibrare i valori in campo. Per quanto riguarda invece le concessioni solo Honda BMW  e Yamaha potrebbero averne diritto ad oggi. Ricordiamo infatti che per usufruirne servono ben nove punti di distacco dal vertice tenendo conto del punteggio 3,2,1 attribuito a gara.      

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