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MotoGP, Rossi: "Avevo bisogno del podio, mi mancava da troppo"

Ventitre anni fa la sua prima gara nel Mondiale: "le immagini erano ancora in bianco e nero! Una botta di adrenalina battere Dovizioso all'ultimo giro"

MotoGP: Rossi: "Avevo bisogno del podio, mi mancava da troppo"

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C’era anche Marquez? Io non l’ho mai visto! Allora non ho vinto”, Valentino ride di gusto dopo il secondo posto in Argentina. Marc ha semplicemente giocato a un altro tavolo, ma il Dottore ha ritrovato il gusto di guidare, lottare e battere gli avversari.

Qualche anno fa un secondo posto sarebbe stato accolto con sufficienza, ma Rossi arriva da un lungo digiuno, che durava da ben otto mesi.

Questo podio è arrivato in un momento importante per me, la Yamaha e il mio team- sottolinea -  Avevo bisogno di questo risultato perché era dal GP del Sachsenring che non arrivano nel primi tre. Sarei potuto riuscirci nelle ultime due gare dello scorso anno, ma ero caduto e ed ero rimasto con l’amaro in bocca. Oggi ho guidato come ero più giovane” scherza.

A proposito, 23 anni fa, in questi giorni, disputavi la tua prima gara nel motomondiale…
Ho da poco rivisto le immagini di quel Gran Premio, erano in bianco e nero (ride). Io rimango qui perché mi piace, nella prima parte della mia carriera ho vinto tanto poi si arriva a un punto in cui diventa tutto più difficile. Allora devi decidere, se stare a casa a guardare i tuoi trofei o continuare a combattere perché ti diverti, quest’ultimo è il mio caso”.

Oggi le lotte non sono mancate…
Prima di partire pensavo che ci fossero 6 piloti che potevano puntare al podio, invece sono stati 7. Mi sono messo davanti perché mi sentivo bene, anche se non ero non veloce come ieri. È stato bravo Dovizioso a mettersi in testa e siamo riusciti a fare la differenza piano piano. Vedevo la tabella che mi indicava che avevamo 5 piloti dietro di noi, poi rimasti solo noi due a giocarcela”.

È stato difficile trovare la giusta strategia per avere la meglio su Dovizioso?
Sinceramente mi aspettavo di avere un ritmo migliore del suo ma non era così, forse perché faceva più caldo. Gli sono sono stato dietro, ma ho visto che due o tre punti ero più veloce e li ho sfruttati all’ultimo giro”.

Eri sicuro di riuscirci?
Sapevo di avere una possibilità, ho cercato di non sbagliare neanche per un centimetro perché il Dovi è il re dell’incorcio (ride). È stata una gran botta di adrenalina, sono stato preciso, vincere una lotta all’ultimo giro, per di più contro Andrea, è sempre emozionante”.

Cosa ha fatto la differenza?
Le gomme, io avevo la media al posteriore e Dovi la morbida, forse lui alla fine ha fatto più fatica. Ero sicuro della mia decisione, la soffice andava bene ma non mi convinceva del tutto, ma non c’è mai una scelta giusta per tutti, dipende dalla moto e dal pilota”.

Anche Morbidelli ti ha dato filo da torcere…
Franco è stato forte, ma lo sapevo perché lottiamo spesso anche al Ranch. Mi dispiace per come è finita la sua gara”.

Dopo questa gara puoi dire che la Yamaha è definitivamente migliorata?
È difficile dirlo, dipende molto da pista a pista. C’è bel gruppo di moto e piloti competitivi, la sfida è difficile ma stanno lavorando. Sicuramente sono stare cruciali le qualifiche perché tutti riescono spremere le gomme e se fai piccolo errore sei 13°. Però qui sono arrivato in forma alle qualifiche perché abbiamo lavorato bene da primo turno”.

L’unica nota negativa è stato il distacco che vi ha inflitto Marquez…
Il mio bicchiere resta sicuramente mezzo pieno, mi fa piacere essere terzo in in campionato dietro ai due favoriti.  Io, per adesso, devo pensare gara per gara, stiamo lavorando duramente ma la sfida rimane difficile. Marquez e Dovizioso rimangono i favoriti, bisogna cercare di lottare e poi sperare di essere più vicino a Marc. Avrei preferito che mi desse 3 secondi invece di 10… almeno lo avrei visto!”.

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