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MotoGP, L'importanza dei dettagli: orgia di serbatoi in Argentina

Aerodinamica ed ergonomia. Il nuovo Gral della MotoGP con continua ricerca dei Costruttori, che vogliono migliorare l'impatto aerodinamico di pilota e moto

MotoGP: L'importanza dei dettagli: orgia di serbatoi in Argentina

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Il proverbio dice che il diavolo è nei dettagli, ed è vero.

Nonostante quanto affermato dai 'pompieri' in MotoGP sono questi ad assumere sempre più importanza. I piccoli particolari. Del resto è ovvio visto che i motori sono congelati, l'elettronica è unica e c'è il monogomma Michelin.

Dunque si cerca il pelo nell'uovo...e avanti con l'aerodinamica e con l'ergonomia spinta.

Quando l’anno scorso Jorge Lorenzo si è definitivamente sbloccato in sella alla Ducati, sbancando il Mugello, in tanti hanno indicato nella nuova forma del serbatoio della sua moto uno dei componenti fondamentali per consentirgli di trovare la quadra in sella alla Desmosedici. Di certo si trattava di una eccessiva semplificazione, perché quel serbatoio diverso rappresentava probabilmente la ciliegina su una torta molto più complessa, uno dei tanti dettagli che messi assieme sono riusciti a fare la differenza per il maiorchino.

Eppure dopo quel momento sembra che lo sviluppo delle forme del serbatoio abbia acquisito un ruolo sempre più importante in MotoGP, visto che quasi tutti i piloti sfoggiano a Termas de Rio Hondo soluzioni diverse fra loro. Si tratta ovviamente di forme differenti per quanto riguarda la cover, perché ricordiamo che in MotoGP il vero e proprio serbatoio si trova sotto la sella dei piloti e il guscio che si trova a contatto con il pilota non contiene benzina, ma serve solo a creare la perfetta ergonomia.

Se prendiamo in esame la coppia di piloti Aprilia ad esempio, troveremo forme profondamente diverse tra i due componenti montati sulla moto di Aleix e su quella di Andrea. Il motivo di questa differenza è abbastanza semplice, basta osservare la struttura fisica di Andrea e Aleix, due piloti che più diversi non potrebbero essere. Le forme diverse del serbatoio servono per consentire una posizione più favorevole anche dal punto di vista aerodinamico.

IL SERBATOIO DALLE FORME PIU' ABBONDANTI E' QUELLO DI IANNONE, PIU' STRETTO INVECE QUELLO DI ESPARGARO'

Se infatti guardiamo le classifiche di velocità massime, appare palese la differenza di punta massima tra Espargarò e Andrea. Il motivo è da individuare nel maggiore ‘drag’ o resistenza aerodinamica che offre la sagoma di Andrea in sella. L’unica ‘cura’ per l’imponenza fisica di un pilota è la creazione della perfetta ergonomia in sella, che consenta un perfetto incastro nelle forme della moto e migliori di conseguenza il cx complessivo del sistema moto-pilota.

Uno studio simile era già emerso sulla moto di Jorge Lorenzo a Jerez, nella seconda sessione di test invernali sul tracciato andaluso, mentre a Termas è comparso sulla moto di Jack Miller una forma modificata.

IN EVIDENZA LE ALETTE PRESENTI SUL SERBATOIO DI JACK MILLER

Il serbatoio di Miller presenta sulle estremità laterali quelle che in un certo modo potrebbero essere assimilate a delle alette. In realtà fungono da supporto per consentire al pilota di agganciarsi meglio in rettilineo. Il serbatoio sta dunque assumendo una maggiore importanza dal punto di vista aerodinamico? Non direttamente ovviamente, bensì per la possibilità di offrire un incastro sempre migliore al pilota al fine di diminuire la sezione frontale e di conseguenza aumentare il potenziale velocistico.

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