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MotoGP, Battistella: "Il reclamo? Un attacco di Honda a Dovizioso"

Parla il manager di Andrea: "strumento lecito, ma non si volevano semplici chiarimenti. Ora bisogna abbassare i toni e dialogare"

MotoGP: Battistella: "Il reclamo? Un attacco di Honda a Dovizioso"

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Simone Battistella è il manager di Andrea Dovizioso e Alvaro Bautista, ma vanta anche un passato nelle quattro ruote, da direttore sportivo in Formula 2 e 3. Arrivando dall’automobilismo conosce bene le battaglie che non si svolgono solo in pista, ma anche al tavolo tecnico e, a volte, nei tribunali tra i costruttori. Il caso che ha investito Ducati in Qatar, ha portato all’onore delle cronache certe questioni anche nel motociclismo.

In verità ero rimasto stupito che in MotoGP non ci fossero mai stati reclami - rivela Battistella - È corretto rivolgersi all’arbitro quando ci sono dei dubbi”.

Quindi hanno ragione i team che hanno fatto reclamo, quando sostengono che volevano solo dei chiarimenti?
I chiarimenti si richiedono alla FIM o all’interno della MSMA, quando presenti un reclamo vuoi che il tuo avversario venga penalizzato. Poi, una volta che è stato respinto, presentare appello significa portare un attacco frontale. È comunque un comportamento lecito e giusto, perché un manager deve proteggere gli interessi della propria squadra e dei propri sponsor”.

Quindi c’era l’intenzione di penalizzare Dovizioso?
Honda ha presentato reclamo contro Dovizioso e, se fosse stato accettato, sarebbe stato squalificato. Se il loro intento fosse stato quello di avere chiarimenti, potevano fare reclamo contro Miller o Petrucci, che sarebbero stati ininfluenti in termini di classifica. È come chiedere un rigore a un arbitro e poi sostenere di averlo fatto solo per sapere se era stato commesso un fallo e non per fare perdere la squadra avversaria”.

È stato detto che che i limiti all’aerodinamica servono a contenere i costi…
Questa è una stupidaggine, nel motosport chi ha un budget pari a 100 lo spende tutto e lo stesso chi lo ha di 1000. La ricerca non si fermerà mai”.

Il paddock ora sembra spaccato, qual è la tua opinione?
È chiaro che i rapporti fra le Case siano tesi, è la conseguenza di mosse così aggressive. Inoltre sono tesi i rapporti anche tra i Costruttori e la FIM, perché sono stati portati degli attacchi attraverso i media sull’inadeguatezza del comparto tecnico”.

Però quello sembra un problema reale…
Vengo dalle auto e ho sempre visto una lotta impari in questo campo. Da una parte ci sono gli esperti della Federazione e dall’altra centinaia di ingegneri che cercano di migliorare i loro mezzi rimanendo dentro il regolamento. È normale che ci possano essere dei momenti in cui nascono dubbi sulla interpretazione delle regole”.

Per la MotoGP è una novità…
Vero, abbiamo assistito a qualcosa di nuovo ma si tratta di un processo naturale, ora però servirà un periodo di assestamento”.

Cosa ti aspetti?
Che il regolamento venga riscritto e che venga rivista la struttura tecnica di controllo, che al momento mi pare sottodimensionata. Ripeto, mi sembra un processo normale ma deve essere portato avanti attraverso il dialogo e non attraverso la lotta a mezzo stampa. Serve dialogo tra FMI e costruttori, sicuramente non si potrà tornare a prima dopo quanto successo”.

Pensi che Ducati non risponderà pan per focaccia?
Ducati ha scansato una pietra e ora sta guardando avanti. Io penso che bisogni calmare i toni e riprendere a dialogare. Poi ci sarà sempre qualcuno sveglio e intelligente che troverà qualcosa di originale. Vi ricordate Ross Brawn? Compro il team dalla Honda per un dollaro e vinse il campionato scovando una soluzione intelligente”.

Non c’è il rischio che i tifosi si stufino di sentire parlare di certe questioni?
Gli appassionati di F1 e MotoGP sono uguali, a loro non frega niente di quello che succede nei tribunali, vogliono vedere gare interessanti e uno sviluppo dei mezzi intelligenti. Secondo me è esattamente quello che sta succedendo con l’aerodinamica, il cui sviluppo è positivo, è qualcosa di nuovo che sta permettendo di migliorare le prestazioni delle moto”.

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