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Moto3, Fenati:"Sono l'uomo delle rivincite, ciò che dicono gli altri non mi interessa"

Romano: "Ho voluto ricominciare dalla Moto3, volevo cancellare tutto. Non voglio far ripartire le polemiche, ma per me sono importanti la mia famiglia, la mia squadra e le mie persone"

Moto3: Fenati:"Sono l'uomo delle rivincite, ciò che dicono gli altri non mi interessa"

Romano Fenati ha dimostrato a Losail di essere pronto a vivere una stagione da protagonista. La scelta di ripartire dalla Moto3 è sembrata la migliore da fare dopo il momento delicato vissuto dal pilota di Ascoli dopo i fatti di Misano e osservare il suo sguardo sereno nei box di Termas De Rio Hondo è una bella conferma. L'attitudine è quella giusta, Fenati ha ritrovato nel Tem Snipers il posto giusto per rinascere per l'ennesima volta.

Un destino da vera fenice quello di Romano, che già all'epoca della burrascosa separazione dallo SKY Racing Team ha dovuto rimboccarsi una prima volta le maniche per ricostruirsi. Adesso l'impresa era anche più ardua, visto soprattutto il fuoco incorciato mediatico a cui Fenati è stato sottoposto. Ma questo ragazzo ha dimostrato di avere le spalle larghe, di avere gran voglia di combattere e soprattutto di lavorare duramente.

L'abbiamo intervistato nei box di Termas. Un attimo prima era lì a dare una mano ai ragazzi dello Snipers a 'montare' il box, poco dopo ce lo ritroviamo davanti agli occhi. Ha il solito sguardo acceso, curioso. Ma sul volto appare una serenità che forse mancava da troppo.

"Il periodo difficile è più o meno passato. Mi sento di aver eliminato tutto, di voler solo guardare avanti. Adesso siamo in Argentina, poi sarà il turno del Texas e poi di Jerez. Sinceramente il passato è meglio buttarselo alle spalle. Quello che ho imparato non lo posso dire, perché dopo ripartiamo con le polemiche".

Sembri molto sereno, hai uno sguardo tranquillo. 

"Io sono sempre sereno, quello che mi succede cerco sempre di viverlo così. A volte mi è anche capitato di ridere leggendo certe cavolate che sono state scritte su di me".

Visto quanto ti sei dimostrato competitivo, una vittoria potrebbe arrivare presto. Cosa ti aspetti di provare in una situazione simile con tutto quello che ti è successo?

"Già ho vissuto una sensazione simile, nel 2017 ad Austin. Ormai sono l’uomo delle rivincite! Io sono così, metto tutto dietro le spalle per fortuna e non mi interessa quello che dicono gli altri. Io bado solo a quello che dice la mia famiglia, la mia squadra, le mie persone. Quello che dicono gli altri per me lascia il tempo che trova".

Parlando di squadra, il destino sembrava portarti lontano da Sniper per il 2019, poi sempre il destino ti ha riportato in quella che è una sorta di famiglia per te.

"Il percorso che si stava interrompendo tra me e il Team Snipers, già da prima di Misano, non era una cosa che faceva piacere a me e alla squadra. Ce l’avevamo messa tutta per cercare un modo per fare anche questa stagione assieme, poi ho firmato con altri e dopo è successo quello che è successo. Ci siamo ritrovati, io ho voluto ricominciare dalla Moto3, volevo cancellare tutto e loro mi hanno accolto come una famiglia. E' davvero una famiglia per me".

Una famiglia con cui magari costruire un futuro in Moto2?

"Stiamo pensando alla Moto2, ma in maniera molto leggera. Per ora sono discorsi più da tavola che non troppo concreti, ma di certo ci stiamo pensando. Io ho provato il tre cilindri, su una moto stradale. Purtroppo su strada vedi poco, ma da subito mi è sembrato molto bello da guidare. C’è tanta coppia in più e secondo me in pista per questo si fanno meno cambiate, la guida è più fluida. Poi va fortissimo, basta guardare gli altri in pista e si vede quanto va più forte della precedente. Se ho il dente avvelenato per non averla provata? Diciamo ni, perché un minimo ho provato quella configurazione".

E' stato difficile per te fare un passo indietro e risalire sulla Moto3?

"Passare dalla Moto2 alla Moto3 è stato difficile, soprattutto all’inizio. Abbiamo lavorato tanto per cercare di farmi ritrovare la confidenza ideale, dopo abbiamo lavorato leggermente sulla moto e quando sono partito in Qatar per i primi metri dei test lì mi sono sentito subito a posto con la moto. Le cose sono migliorate durante i test giorno dopo giorno, la mia fiducia con la moto è arrivata al massimo proprio in Qatar, lì mi sono sentito davvero immediatamente a posto. Purtroppo un errore in qualifica ha compromesso la mia gara a Losail, e ho cercato di fare la mia strategia per la gara ma mi sono ritrovato in una situazione ben diversa da quella che mi aspettavo e sono rimasto fregato".

Sembra anche che con Arbolino ci sia un ottimo rapporto in squadra.

"Tony è entrato nello Snipers dall’anno scorso, e oltre ad essere un ottimo pilota, è un ragazzo davvero dal cuore d’oro, onesto, quindi mi piace pensare di poterlo aiutare. Ha un grande potenziale che secondo me non ha ancora completamente espresso. Sta emergendo ed è giusto che io lo aiuti perché poi sarà anche lui ad aiutare me. In Qatar abbiamo fatto un po’ di gioco di squadra e questo è stato molto positivo".


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