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SBK, Davies: "Melandri è andato oltre il limite"

"Ma sono le corse, andiamo avanti. Oggi sono riuscito a fare un passo avanti ma sono solamente al 50% di quello che mi serve"

SBK: Davies: "Melandri è andato oltre il limite"

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Mentre dall’altra pare del box Bautista domina turni di prove e gare con una facilità quasi disarmante, Chaz Davies è costretto a navigare in zone della classifica in cui non era abituale vederlo. Se la 4 cilindri Ducati sembra essere stata disegnata su misura per lo spagnolo, il britannico deve ancora cucirsela addosso.

Come se non bastassero queste difficoltà, oggi ha chiesto pegno anche la sfortuna che ha costretto Chaz al ritiro. Un peccato, perché Davies stava dando spettacolo in pista, mostrando qualche miglioramento, ed è stato protagonista un bel duello con Melandri. In cui però ha avuto la peggio a causa dell’irruenza, per così dire, dell’italiano.

Il giro prima mi aveva passato nello stesso punto, ma in modo pulito - racconta - In quello successivo Marco è andato un po’ oltre al limite, forse si è dimenticato, convenientemente per lui, di essere 15 chilometri più veloce, mi ha toccato e mandato largo e mi ha fatto perdere molte posizioni. È andata così, sono le corse, e andiamo avanti”.

Davies non continua nella polemica, anche perché quell’episodio, alla fine dei conti, non ha avuto peso sul risultato finale.

Ho avuto un problema tecnico - spiega - dopo aver sentito che qualcosa non andava bene ho perso un po’ di velocità, quindi ho deciso di salvaguardare il motore e pensare al resto della stagione. È stato deludente non poter capitalizzare il nostro miglioramento, oggi avevo un buon passo gara e riuscivo a guidare molto meglio di ieri, peccato. Abbiamo comunque le idee chiare sulla direzione da seguire e vedo un po’ di luce in fondo al tunnel. Sfrutteremo i prossimi test, prima della gara di Aragón, per fare ulteriori passi in avanti”.

Chaz cerca di non cedere allo sconforto, ma di vedere il bicchiere mezzo pieno.

Un primo passo lo abbiamo fatto - dichiara - anche se sono al 50% di quello che mi servirebbe e completare il lavoro è sempre più duro. Comunque la vedo in positivo, perché siamo migliorati e abbiamo trovato la direzione in cui andare. Sono molto più felice oggi. Non ho adattato la moto al circuito ma la moto alle mie esigenze: quindi parlo di posizione in sella e cose del genere”.

Logicamente non basta e pasta vedere quello che è capace a fare Bautista sulla Panigale V4R per accorgersene.

Basta guardarmi in tv, non avevo lo stesso vantaggio di Alvaro in velocità massima, nessuna altra Ducati l’aveva - sottolinea -  Lui è capace di alzare la moto molto rapidamente in uscita di curva e questo gli permette di trovare trazione e aprire il gas prima”.

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