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SBK, Bau-Bau Bautista si mangia Rea: Ducati batte Kawasaki 6-0

Lo spagnolo non fa sconti, trionfando anche in Gara 2, sul podio Lowes, 4° van der Mark seguito da Haslam e Melandri, 8° Rinaldi, out Davies e Sykes  

SBK: Bau-Bau Bautista si mangia Rea: Ducati batte Kawasaki 6-0

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Non c’è storia in questa città, recitava una celebre canzone di Max Pezzali con gli 883. Potrebbero bastare queste poche parole per descrivere l’attuale situazione del Mondiale Superbike, che vede Alvaro Bautista e la sua Panigale V4 regnare incontrastati. Già, perché anche in Gara 2 a Buriram il copione è rimasto identico. Sono infatti bastate poche curve al numero 19 per scavare il solco e mettersi all’inseguimento del sesto successo in sella alla Rossa, il quale si è materializzato nel corso di venti tornate.

La Ducati e lo spagnolo hanno quindi confermato di non avere rivali sulla propria strada fino a questo momento. Se qualcuno pensava che la prestazione di Phillip Island potesse essere un semplice fuoco di paglia, dovrà quindi ben ricredersi. A questo punto non resta che attendere Aragon, una pista dove la Kawasaki ha a tutti gli effetti l’obbligo di stravolgere le carte in tavola.

In Thailandia Johnny Rea non ha potuto fare altro che limitare i danni, archiviando Gara 2 come quelle seguenti, ovvero con un secondo posto all’insegna della regolarità. In Campionato sono ben 26 i punti da recuperare nei confronti della Panigale col numero 19. La strada è quindi più in salita di quanto si possa immaginare per il portacolori Kawasaki, come mai accaduto prima d’ora negli ultimi anni.

Sul podio del Chang fa poi festa Alex Lowes. Già in occasione dei test invernali il pilota della Yamaha aveva dimostrato grande fiducia con la R1. In Australia la top 3 era sfuggita per un soffio, questa volta invece se l’è ripresa con gli interessi, chiudendo terzo in tutte e tre le gare. Chi rimane nuovamente giù è il compagno Michael van der Mark, che vince la volata per il quarto posto piegando la Kawasaki di Leon Haslam e la Yamaha di Marco Melandri. Una gara sicuramente sofferta per il 33, costretto a fare i conti con i problemi di sbacchettamento della propria moto. In questo gruppetto che mirava al quarto posto c’era anche Chaz Davies, ma un problema tecnico l’ha costretto al ritiro sul più bello. Chissà quanto sarà grande il rammarico del gallese, che per la prima volta era riuscito a essere della partita con la V4

Oltre a quella di Bautista troviamo un’altra sola Ducati al traguardo, quella di Michael Rinaldi, giunta ottava alle spalle della R1 di Sandro Cortese. Non è infatti partito Eugene Laverty, che una volta arrivato sulla griglia con la V4 ha riscontrato delle noie meccaniche. Out anche la BMW di Tom Sykes, così come Kawasaki di Tati Mercado. Soltanto dodicesima la prima delle Honda, ovvero quella di Kiyonari, visto il forfait di Camier, preceduta dalla BMW di Reitererger. A chiudere la top ten Razgatlioglu e Torres.

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