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SBK, FP1: Bautista e la Panigale V4 spaventano Rea a Buriram

Nel turno inaugurale lo spagnolo precede il Cannibale, 3° van der Mark seguito da Melandri, 5° Sykes, 8° Davies, 10° Haslam

SBK: FP1: Bautista e la Panigale V4 spaventano Rea a Buriram

Alvaro Bautista vs Johnny Rea, la sfida è finalmente iniziata. Con la FP1 del venerdì mattina si è alzato il sipario sul weekend di Buriram. In Thailandia lo spagnolo della Ducati va a caccia di conferme dopo il tris di Phillip Island, mentre il Cannibale della Kawasaki punta a riprendersi il trono. Il turno inaugurale ha visto da subito un testa a testa incandescente tra i due rivali, dove l’iberico ha avuto la meglio.

Il tempo di 1’33”089 consegna infatti il riferimento al portacolori Aruba, che all’ultimo tentativo disponibile ha piazzato la zampata vincente, precedendo il nordirlandese di soli 199 millesimi. Bautista e la Panigale V4 hanno mostrato grande competitività soprattutto nel tratto centrale del tracciato, a tal punto da rivelarsi ben quattro decimi più veloci rispetto alla ZX-10RR e siglare il record della pista. Un campanello d'allarme da non sottovalutare per il quattro volte iridato, chiamato a fare i conti con le qualità della Rossa nel tratto misto oltre che in quello iniziale e finale caratterizzato dai lunghi rettilinei. 

Ovviamente siamo solo all’inizio, ma per quanto visto in questa prima ora il rischio è che possa preannunciarsi un testa a testa serrato tra i due. Già, perché la concorrenza è costretta a ricorrere con distacchi abissali. Ben otto i decimi che si è vista incassare la Yamaha di Michael van der Mark (+0.822), autore del terzo crono davanti alla R1 di Marco Melandri (+0.936). A braccare da vicino il ravennate è quindi la BMW di Tom Sykes, in ritardo di soli quattro millesimi.

A Buriram la sfida è appena iniziata, ma molte dinamiche emerse sono già state viste in Australia. Un esempio è la Panigale V4. Mentre Bautista traccia la strada da seguire, Chaz Davies non va oltre l’ottavo crono, incassando dal compagno oltre un secondo (+1.155). Un turno sfortunato per il gallese, il quale ha accusato tra l’altro un problema alle sospensioni, tanto da farlo rientrare in anticipo ai box. E che dire poi della Rossa di Rinaldi, addirittura 17^ seguita dalla wildcard Warokorn. Rimanendo in casa Ducati, vietato dimenticarsi della nona piazza occupata dalla V4 di Eugene Laverty. Appena dietro la Kawasaki di Leon Haslam, protagonista di una FP1 in ombra e lontana da quelle che erano le aspettative dopo quanto visto a Phillip Island. Resta invece fuori dalla top ten la Honda di Leon Camier, dodicesima alle spalle della ZX-10RR di Torres.

Un inizio in salita per il britannico del team Moriwaki Althea, su una pista dove la squadra aveva provato a gennaio. Alle 9:00 italiane, in occasione della FP2, ci si aspetta il riscatto.    

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