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SBK, Bautista e la Panigale V4 incontenibili, Rea rincorre

Lo spagnolo chiude al comando anche la FP2, col terzo crono sorprende Cortese, 6° Melandri, 8° Laverty, 11° Davies a oltre un secondo 

SBK: Bautista e la Panigale V4 incontenibili, Rea rincorre

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Alvaro Bautista, proprio lui! Il weekend di Buriram si apre nel segno dello spagnolo, che dopo aver siglato il riferimento al mattino si è ripetuto anche al pomeriggio, mettendo in riga la concorrenza al termine di una FP2 dove il termometro ha sfiorato i 40 gradi. Una prestazione da record quella messa a segno dal portacolori Aruba, capace di bloccare il cronometro sull’1’32”971, tanto da essere l’unico in grado di scendere sotto il muro dell’1’33”. Che dire: giù il cappello!

Di più non poteva quindi aspettarsi il portacolori della Casa di Borgo Panigale, protagonista assoluto del venerdì. Nel confronto con la Kawasaki di Rea, lo spagnolo ha mostrato di avere un altro passo sul giro secco, a tal punto che il Cannibale ha dovuto fare i conti con un gap di tre decimi (+0.298). Davvero impressionante il potenziale della Rossa, soprattutto nel tratto centrale della pista, dove Alvaro esalta la scorrevolezza della propria V4. Occhio però a non dare giudizi troppo affrettati, dal momento che Alvaro ha lavorato durante la sessione con la nuova mescola portata da Pirelli, che si avvicina molto a quella da corsa, mentre Johnny ha siglato il proprio crono con pneumatico da gara. 

La Panigale numero 19 sembra comunque recitare un copione a parte, dal momento che quella col numero sette è distante oltre un secondo (+1.122) dalla vetta. Una giornata senza dubbio in salita per Chaz Davies, ancora alla ricerca della giusta fiducia con la Rossa, tanto da finire addirittura fuori dalla top ten. È andata per certi versi meglio alla Panigale di Eugene Laverty (+0.928) autore dell’ottavo tempo davanti alla Honda di Leon Camier (+0.976). Un passo avanti da parte del britannico di casa Moriwaki, il quale riesce a precedere la BMW di Tokm Sykes, autore di un pomeriggio in chiaroscuro e in ritardo di un secondo. 

Tornado ai piani alti della classe, buone notizie giungono invece dalla Yamaha, con Sandro Cortese che porta la R1 in terza piazza davanti a quelle ufficiali di Lowes e van der Mark. Poi spicca quella di Marco Melandri, nonostante sul ravennate pesi un ritardo di oltre sei decimi. Il romagnolo precede per l’occasione la Kawasaki di Haslam, il quale sta faticando a trovare la giusta rotta da seguire.

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