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MotoGP, Biaggi: nell'aerodinamica il limite fra lecito e non lecito è molto sottile

"Ritengo che con le elevate potenze in gioco, non si possa più far a meno dell'aerodinamica, ma bisogna adeguare velocemente i regolamenti"

MotoGP: Biaggi: nell'aerodinamica il limite fra lecito e non lecito è molto sottile

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Il caso Ducati ha scatenato gli opinionisti, ma anche i semplici tifosi. Quando a parlare però è un pilota del calibro di Max Biaggi bisogna leggere con attenzione le sue parole. Questo è quanto il Corsaro ha affidato al suo profilo Facebook.

Il motomondiale 2019 è iniziato e con esso una bella polemica, che sicuramente lascerà qualche strascico nei rapporti tra le squadre. Come tutti sapete l'oggetto del contendere è rappresentato dall'appendice che la Ducati ha montato sulle sue due moto ufficiali.

Tutti eccetto Yamaha, che aveva sperimentato qualcosa di simile a Valencia ( in quel caso però pioveva e probabilmente il modo d'uso era diverso ), hanno presentato un reclamo che è stato respinto. Per questo motivo dalle stesse squadre è stato inoltrato un ricorso, sul quale in questi giorni la Corte d'appello della FIM si pronuncerà.

Il problema è che gli sviluppi aerodinamici creano sempre dispute regolamentari, in quanto il limite tra ciò che è lecito e ciò che invece non lo è, risulta molto sottile. In Formula 1 si vede molto bene come gli 'aerodinamici' delle varie squadre, siano sempre alla ricerca di cavilli regolamentari, per poter sviluppare nuove idee, attraverso le quali generare un vantaggio per Il proprio team.

Il mondo della MotoGP in questi ultimi anni si è evoluto tantissimo per ciò che riguarda l'aerodinamica! Basti pensare ai guai che hanno avuto Iannone e Bagnaia. Infatti nei primi concitati giri il contatto tra vari piloti piloti ha generato la perdita di alcune delle loro winglets. Entrambi al rientro ai box hanno riferito di una moto che aveva evidenti problemi dinamici.

Tutto ciò fino a qualche tempo fa era impensabile! Questo episodio rappresenta un ulteriore risposta ai mille dubbi, che hanno animato le discussioni sull'utilità delle appendici aerodinamiche tra gli appassionati. I pacchetti aerodinamici messi a punto dalle case funzionano e modificano la dinamica della moto in modo consistente, in modo simile a ciò che succede sulle auto.

Il modo migliore di limitare l'escalation dei costi legati agli studi aerodinamici, è quello di adeguare velocemente i regolamenti, in modo da decidere subito e con estrema chiarezza, ciò che è lecito e ciò che non lo è!

La Formula 1 in questo campo può insegnarci tanto, per cui è giusto se ne prenda spunto. Voi ragazzi cosa pensate di tutto ciò? Vorreste proibire del tutto qualunque appendice aerodinamica, o siete a favore di uno sviluppo regolamentato dell'aerodinamica sulle moto?

Personalmente ritengo che, con le elevate potenze in gioco, non si possa più far a meno delle alette, per far si che la ruota anteriore mantenga più facilmente il contatto con l’asfalto. Le winglets rappresentano un vantaggio dal punto di vista delle sicurezza e delle prestazioni. Credo anche che debba essere presente una chiara regolamentazione, per evitare diatribe regolamentari ed una escalation dei costi.

Voi cosa ne pensate? Rispondete QUI.

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