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MotoGP, Rossi: “Sono nella stessa situazione di un anno fa”

“Oggi abbiamo migliorato il bilanciamento della moto, ma perdiamo in accelerazione nel confronto con Honda e Ducati”

MotoGP: Rossi: “Sono nella stessa situazione di un anno fa”

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Alla fine in Yamaha si sono dovuti aggrappare per l’ennesima volta al talento di Valentino Rossi. Nonostante un sabato da dimenticare, il Dottore è rinato in gara, riuscendo a rimontare dalla quattordicesima posizione fino alla quinta. Se da una parte c’è la soddisfazione per la prestazione offerta, dall’altra non mancano i dubbi riguardo la competitività mostrata dalla M1 nel confronto con la concorrenza.

“Sono contento, dato che è stata una bella gara in cui ho fatto una bella rimonta – ha esordito il 46 – sono infatti riuscito a compiere molti sorpassi, arrivando a sei decimi alla vetta. Peccato per il quinto posto, però la prestazione è stata positiva. Il fatto è che al termine di questa tre giorni siamo nella stessa situazione di un anno fa. Il livello più o meno è quello. Nel 2018, qua a Losail, eravamo riusciti a lavorare bene nelle prove e in qualifica, mentre quest’anno è andata diversamente, faticando di più”.

 Qual è la difficoltà principale per la M1?

“Qua a Losail la gomma scivolava, però nonostante tutto sono riuscito a spingere fino in fondo senza avere problemi di consumo. Su altre piste invece non accade la stessa cosa. A parte questo, nel confronto con la Honda e la Ducati, soffriamo la velocità di punta, ma soprattutto l’accelerazione in uscita dalle curve, dove ci manca il grip”.

Al termine della tre giorni meglio quindi vedere il bicchiere mezzo pieno?

“Sono contento per me, dato che è stata una bella gara. Il problema è che siamo arrivati dietro alla Ducati, alla Honda e anche alla Suzuki. Qua a Losail l’altro Cal si è rivelato più competitivo rispetto allo scorso anno e anche Rins, di conseguenza dobbiamo lavorare”.

In molti si chiedono quale sia stata la chiave di svolta dopo le difficoltà di ieri?

Abbiamo lavorato concentrandoci sul bilanciamento della moto, dato che sabato ero in difficoltà con l’anteriore. La gomma ha lavorato bene, infatti sono riuscito a spingere dall’inizio alla fine, divertendomi. Come già ho detto, il problema è che siamo più o meno allo stesso livello del 2018”.

Vinales ha invece deluso dopo la pole. Te lo saresti immaginato?

“Ieri Maverick è stato impressionante, ha fatto paura. Purtroppo, quando è  in gara e si ritrova con gli altri, soffre in accelerazione, soprattutto in uscita di curva. A differenza sua sono riuscito a migliorare, facendo un passo avanti. Il fatto è che in MotoGP tutto cambia velocemente da un turno all’altro e ci sono tanti aspetti da tenere in considerazione come le gomme e il meteo”.

Guardando i tempi la gara è stata molto lenta. Credi sia stata utilizzata una certa strategia da coloro che erano al vertice?

Secondo me quelli davanti hanno fatto un po’ di strategia, dato che non puoi sempre andare al massimo. Al momento però la situazione è questa, visto che bisogna conservare le gomme per il finale. Anche in Formula 1, con le Pirelli, accade per certi versi la stessa cosa. Non so come si possa migliorare sotto questo aspetto”.

Oggi sei riuscito a tirare fuori il coniglio dal cilindro. Come mai ci sei arrivato solo alla domenica?

“Sinceramente non saprei, in Yamaha abbiamo in nostri tempi (scherza). Dobbiamo comunque trovare il modo di soffrire meno, specialmente in qualifica. Se fossi partito davanti quest'oggi sarebbe stato meglio. Adesso non ci resta che pensare alla prossima gara in Argentina, dove speriamo di trovare delle migliori condizioni rispetto al 2018”.

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