Tu sei qui

CdS: l'FMI in Commissione Trasporti per chiedere delle modifiche

Nove gli argomenti. Dal tema guard-rail, passando per l'abbigliamento tecnico e le autostrade

Moto - News: CdS: l'FMI in Commissione Trasporti per chiedere delle modifiche

A metà febbraio, abbiamo parlato dei disegni di legge, un articolo che ha suscitato polemica (ciò che volevamo...). Naturalmente, e giustamente, la FMI non è rimasta a guardare, poiché come abbiamo detto nel precedente editoriale, ci sono state delle proposte buone, e delle meno buone. Attenzione, la politica, non ha nulla a che fare con ciò che abbia detto, poiché si parla di cose oggettive, non soggettive.

L'FMI in Audizione alla Commissione Trasporti

Proprio ieri mattina, presso la Camera dei Deputati a Roma, si è tenuta l’Audizione in Commissione Trasporti. Il tema? Ovviamente le proposte di legge per delle modifiche al Codice della Strada. I partecipanti? Il Vice Presidente della Commissione, Diego De Lorenzis, alcuni membri della Commissione, il Segretario Generale FMI, Alberto Rinaldelli e Tony Mori,  Coordinatore del Dipartimento per le Politiche Istituzionali FMI, che ha esposto la relazione. Mori ha chiaramente messo in primo piano le istanze della Federazione Motociclistica Italiana premettendo come, con 9.500.000 motocicli e ciclomotori, l'Italia sia al primo posto in Europa per parco circolante di due ruote a motore. Andiamo per punti, e vediamo di cosa si è parlato.

I punti salienti

1. IL "TARGHINO" - Il primo punto ha riguardato l’utilizzo della targa sostitutiva (meglio nota come “targhino”) per uso sportivo. La proposta è quella di utilizzarla non solo durante le gare ma anche nel corso dell’attività di allenamento, così da poter avere un maggior controllo anche fuori dalle competizioni.

2. LE MOTOSLITTE - Non ci interessa particolarmente, ma per dovere di cronaca le citiamo. Si è infatti affrontata la questione del regime giuridico delle motoslitte, mezzi che ad oggi non sono riconosciuti dal Codice della Strada.

3. CICLOMOTORI, SARANNO STORICI? - Questo è un tema piuttosto interessante che interessa le moto d'epoca. Si è parlato dunque dell’inserimento dei ciclomotori fra i mezzi storici poiché rappresentano anche questi un patrimonio nazionale di ingegneria, design e industrializzazione. Ulteriore interessante richiesta, è stata quella, in merito ai veicoli iscritti al Registro Storico FMI, dell’opportunità di ampliare da due a quattro anni il lasso di tempo per la revisione obbligatoria. Questo consentirebbe di spendere ancora meno, senza contare che un mezzo d'epoca, è utilizzato molto meno a dispetto di un mezzo moderno, quindi, avrebbe senso controllarlo in un lasso di tempo differente. A questo, si è aggiunto, per i veicoli di interesse storico costruiti prima del 1° gennaio 1960, la possibilità di effettuare la revisione presso qualunque centro autorizzato e non solo presso gli uffici della motorizzazione civile.

4. TECNICI ALLE SCUOLE - Ulteriore proposta,  è stata quella di proporre una disponibilità della FMI a mettere a disposizione i tecnici qualificati della FMI di Scuole Guida ed Esaminatori della Motorizzazione Civile, per formare i primi sulla guida sicura e sensibilizzare i secondi sugli aspetti fondamentali da controllare in sede di esame.

5. SIAMO "UTENZA DEBOLE" - Il quinto punto è piuttosto interessante, poiché la FMI ha espresso pieno appoggio al progetto di includere gli utilizzatori di motocicli e ciclomotori all’interno della categoria dell’Utenza Debole, al fine di fornire maggiore tutela ai motociclisti. In caso di impatto con una vettura, ci facciamo male esattamente come un pedone o un ciclista, dalla testa in giù.

6. ABBIGLIAMENTO TECNICO - Ne abbiamo parlato nell'articolo al link sopra, e giustamente la FMI, ci ha dato ascolto. Si è infatti parlato dell’abbigliamento tecnico per conducenti e passeggeri di motocicli e ciclomotori. In questo senso, è stata spiegata l’importanza di un incentivo all’acquisto e di una eventuale defiscalizzazione. Avere la possibilità di incentivi per i paraschiena omologati, così come di giacche, stivali, pantaloni e guanti tecnici, sarebbe cosa giusta. Addirittura avere degli incentivi fiscali, quindi non pagarci l'IVA, sarebbe un'ottima idea...

7. MALEDETTI GUARD RAIL! - Ne parliamo quasi con una scadenza bimestrale qui a GPOne. L'argomento non è solo di grande attualità qui sul nostro portale, ma inizia ad andare anche sulla bocca di chi, motociclista, non è. Parliamo della terza fascia del guard-rail. Bisogna promuovere una maggiore diffusione di questo tipo di barriere. Regioni, Province e Comuni devono reperire risorse e finanziamenti per "aggiornare" i guard-rail.

8. PEDAGGIO AUTOSTRADALE - La FMI è ritornata all'attacco sulla questione pedaggio autostradale. Si deve stabilire una classe di pedaggio destinata alle due ruote, punto! Pagare esattamente come una'automobile, che consuma molto più asfalto di noi, pesa oltre il triplo di noi, non ha assolutamente senso. Le tariffe, devono essere aggiornate.

9. QUESTIONE RIMORCHI - Il punto finale, ha trattato il nodo riguardante la possibilità per i motoveicoli (intendendo con ciò anche motoslitte e quad) di trainare un carrello appendice. La legge, attualmente prevede che un motoveicolo possa omologare un gancio traino, ma non possa agganciare rimorchi. Un controsenso.

Il sasso, da parte della FMI, è stato lanciato. Speriamo solo che non vada a finire in fondo al mare... Ci sono delle cose proposte che sarebbero dovute essere accettate anni e anni fa. Il Governo non ascolta, ma questo sempre perché non c'è un qualcuno realmente interessato e coinvolto. Staremo a vedere...

Articoli che potrebbero interessarti