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MotoGP, Vinales: "Miglioriamo l'accelerazione e potremo puntare a vincere"

"Ora come ora siamo da podio. Siamo cresciuti sotto il profilo della decelerazione, ma manca aderenza nel massimo angolo di piega"

MotoGP: Vinales: "Miglioriamo l'accelerazione e potremo puntare a vincere"

L’ultimo giorno di test prima del debutto stagionale, il cielo si è tinto di blu e di nero. E non per qualche perturbazione, bensì per la prima piazza conquistata da Maverick Vinales. Lo spagnolo è più che mai deciso a riscattarsi e, dopo aver cambiato numero, vuole anche cambiare (ovviamente in meglio) i suoi risultati. Tutto positivo dunque, ma Maverick resta lucido e detta la strada da seguire.

“Ho guidato bene – apre - mi sono sentito a mio agio lungo la pista, ho percepito di essere veloce e sono contento di aver migliorato il mio tempo, anche grazie all’aderenza della pista, ma dobbiamo migliorare. Non sento di avere la giusta confidenza nel massimo angolo di piega, punto su cui i nostri avversari sembrano più forti. La conclusione è che dobbiamo migliorare”.

Il 12 entra nel dettaglio dei progressi della sua M1, e rivela cosa manca per poter davvero puntare alla vittoria.

“Siamo migliorati molto sotto l’aspetto della decelerazione da Sepang, ma dobbiamo proseguire su questa strada. Il passo? Non è male, oggi ho provato a fare dieci giri con la gomma media e ho ricevuto buone risposte. L’aspetto su cui dobbiamo crescere maggiormente è l’accelerazione, fatto questo saremo pronti per lottare per la vittoria”.

Quella alle porte è una stagione importante per la casa di Iwata, e Vinales vuole partire con il piede giusto sin da subito

“Le prossime gare saranno importanti per noi. La nostra moto ha dei punti forti - osserva - ad esempio le curve veloci, ma anche deboli, dobbiamo tirare le conclusioni e capire. Sicuramente ora posso guidare alla mia maniera, e questo è molto importante per potere lottare i migliori”.

A proposito di migliori, lo spagnolo non si sbilancia sulla forma dei suoi avversari

Difficile parlare degli altri perché non si può sapere che tipo di lavoro hanno svolto - conclude - magari non hanno spinto al massimo e dunque i tempi non sono veritieri. Ora noi possiamo lottare per il podio, per la vittoria dobbiamo migliorare”.

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