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MotoGP, Rins: "Vincere in Qatar? Non obbligatorio, ma possibile"

Alex soddisfatto nonostante una caduta "Non ho migliorato il tempo, ma non sono preoccupato". Mir ha chiuso 12° "Pronto a lottare, posso arrivare a due decimi dai migliori sul passo"

MotoGP: Rins:

Alex Rins è senza dubbio una delle grandi sorprese di questo inverno di test appena concluso. La grande competitività messa in mostra per gran parte del 2018 aveva suggerito che Alex fosse davvero pronto per il salto di qualità, ma il suo inverno di test, costellato di prestazioni costantemente al top, rappresentano forse qualcosa in più di quanto fosse lecito sperare.

Che la Suzuki fosse già una buona moto era palese, ma avendo perso le concessioni per il 2019 era altrettanto palese che potesse trovarsi ad un bivio simile a quello di inizio 2017, quando scegliendo un motore sbagliato, di fatto rovinò gran parte della stagione di Rins e dell'allora compagno di squadra Iannone. Invece adesso sembra che lo sviluppo sia andato avanti in modo assolutamente perfetto e non traspare il minimo dubbio sulla bontà delle scelte tecniche effettuate mentre si ascoltano le parole di un sorridente Alex Rins.

"Sono contento perché tutto quello che ho chiesto a Suzuki è stato portato - ha sottolineato un raggiante Alex - Veramente non è facile il lavoro di sviluppo, non è facile avere pezzi nuovi, soprattutto quando hai una buona base come era già la nostra, ma loro l’hanno fatto. Sono felice di questo e non vedo l’ora di iniziare. Le mie sensazioni oggi erano grandiose, come si può vedere analizzando i miei tempi, ho un ottimo ritmo e mentre stavo facendo il mio miglior giro sono caduto".

Quindi sei soddisfatto nonostante tu oggi non sia riuscito a migliorare il riferimento cronometrico segnato ieri?

"E’ stata una giornata positiva - ha affermato - abbiamo lavorato molto sulla gomma dura portata da Michelin e anche se non sono riuscito a migliorare il tempo di ieri, non sono per niente preoccupato. Per la caduta che ho fatto in curva due, abbiamo perso quasi due ore e il lavoro che ha fatto tutta la squadra per riparare la moto è grandioso, davvero. Non sono preoccupato, so che abbiamo fatto dei bei test a Sepang e anche qui e so che siamo pronti per la gara. Adesso basta aspettare che arrivi quel momento".

Ti immaginavi di chiudere in modo così positivo i test invernali?

"Siamo dove pensavamo di essere, alla fine il lavoro porta sempre i frutti. La verità è che noi abbiamo lavorato duramente tutto l’inverno per migliorare la moto della scorsa stagione e le cose stanno funzionando. Mi sento forte, molto meglio rispetto agli ultimi due anni".

Sei indicato come uno dei favoriti. Senti la pressione in vista del primo Gran Premio?

"Sono soddisfatto, ci proveremo. Alla fine, se non vinceremo qui non è di certo un obbligo. So che se non ci riusciremo qui, ci proveremo nelle gare successive, ho molta fiducia. Capire chi sia il favorito è difficile perché per quello che si vede in TV, sembra che siamo tutti vicini. Ma se poi analizzi le cose giro per giro, vedi che c’è più differenza tra i vari piloti".

Dovendo indicare un favorito, tu a chi pensi?

"Sincenamente non lo so, perché non ho passato tutta la giornata a guardare i tempi degli altri. Ma si vede che Vinales, Petrucci, Marquez e Dovizioso hanno un bel passo. Siamo in tanti lì in cima".

Anche l'inverno di Joan Mir si è concluso in moto abbastanza positivo, con lo spagnolo che si è attestato al dodicesimo posto nella classifica finale dei tempi in questa ultima sessione di test in Qatar. 

JOAN MIR - TEST QATAR

"Sono felice del ritmo che abbiamo, ma anche delle mie sensazioni in sella alla moto. Abbiamo fatto un altro passo in avanti, il che è davvero importante in vista della gara".

Ormai manca poco al debutto in gara in MotoGP, ti senti pronto per questa grande sfida?

"Mi sento ben preparato per l'inizio della stagione, anche se non sono riuscito a mettere assieme il giro che avrei voluto per un paio di errori commesso durante il mio time attack"

Che obiettivi ti sei posto per il primo Gran Premio?

"Sento di avere il potenziale per avvicinarmi al ritmo dei migliori, di poter stare a non più di due decimi da loro. C'è sempre del lavoro da fare, ma in generale mi sento positivo per quanto siamo riusciti ad ottenere in questi giorni".

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