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SBK, Bautista pigliatutto, a Phillip Island è ancora dominio Rosso!

Lo spagnolo trionfa in Gara 2 davanti a Rea e Haslam, 4° van der Mark seguito da Lowes e Melandri, 7° Davies, 10° Camier, 13° Sykes

SBK: Bautista pigliatutto, a Phillip Island è ancora dominio Rosso!

Contro questo Alvaro Bautista non c'è nulla da fare a Phillip Island. L’avevamo capito ieri, in occasione di Gara 1, abbiamo avuto la conferma stamani nella Superpole Race, infine ecco la ciliegina sulla torta rappresentata da Gara 2. Alzi la mano chi un mese fa avrebbe pensato ad un inizio di stagione del genere da parte dello spagnolo. Probabilmente nessuno!

Invece ecco arrivare solo certezze dal portacolori Aruba, che per l’ennesima volta ha recitato la parte di protagonista sul tracciato australiano. Nella corsa pomeridiana l’iberico non ha lasciato nemmeno le briciole agli avversari, dal momento che una volta scattato dalla pole è riuscito a respingere gli iniziali attacchi delle Kawasaki per poi scavare il solco dopo due tornate.

Il vantaggio di dodici secondi al traguardo, diciotto però alla tornata precedente, è la conferma di quale sia stata la competitività della Panigale V4 in questo primo round: “È stato un fine settimana incredibile – ha commentato Alvaro – abbiamo lavorato davvero bene e non posso che essere felice di questo risultato. Fin da subito ho avuto un gran ritmo e il risultato è meritato”.

Alle spalle dell’alfiere Aruba si è invece disputata la gara, che ha visto un testa a testa incandescente tra le Kawasaki di Rea e Haslam, i quali si sono risposti colpo su colpo fino alla bandiera a scacchi. A vincere la sfida in casa KRT è stato però il quattro volte iridato: “Questa è una di quelle piste dove ho sempre faticato, però ho ottenuto i risultati che volevo. Non mi resta che fare i complimenti ad Alvaro”. A Leon non è rimasto che accontentarsi del terzo posto: Mi dispiace ancora per la caduta di ieri, però oggi sono contento per quanto fatto. È stata una bella sfida con Johnny ed essere qua con i primi tre è importante”.

Un posto sul podio lo sognava anche Marco Melandri, che fino a quattro giri dal termine era incollato alle due ZX-10RR. Poi, proprio sul più bello, il ravennate ha mollato la presa, tanto da essere preceduto dagli ufficiali van der Mark e Lowes, terminando sesto. Alle sue spalle spicca invece la Ducati di Chaz Davies, in ritardo di quasi trenta secondi da quella del compagno al penultimo giro, prima che Bautista rallentasse sul traguardo. Per fortuna del gallese il weekend australiano è giunto al capolinea, anche se ci sarà molto da lavorare nelle settimane che condurranno al round di Buriram, in programma tra meno di un mese.

In casa Honda ci ha pensato Leon Camier a mandare segnali di vitalità, rimediando alla caduta di ieri con il decimo posto alle spalle della Ducati di Eugene Laverty. Resta fuori dalla top ten Tati Mercado, mentre delude la BMW con Sykes soltanto tredicesimo preceduto da Reiterberger a oltre trenta secondi dalla vetta.   

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