In un certo senso, sembra di essere tornati all’anno scorso, quando in certe occasioni Vinales era ottimista sull’evoluzione della Yamaha e, dall’altra parte del box, Rossi scuoteva la testa. La scena si è ripetuta oggi in Qatar, con Maverick corroborato da un’altra buona prestazione (il 2° tempo di giornata) e Rossi perso nelle parti meno nobili della classifica.
“Io sono contento - mette subito in chiaro lo spagnolo - perché abbiamo lavorato sul ritmo di gara e siamo riusciti a migliorare. Non è certo ancora tutto perfetto, perdiamo troppo nel primo e nell’ultimo settore della pista ma, nonostante non sia ancora soddisfatto del grip che abbiamo trovato, sono davanti e questo è importante”.
A vedere il passo tenuto oggi, qualcuno mette Maverick fra i papabili vincitori della gara. Il diretto interessato preferisce mettere le mani avanti.
“È difficile pensarlo in questo momento - dice - Secondo me questa è la M1 che io abbia mai guidato, ma il problema è che i nostri rivali sono migliorati tanto. So che ci rimane molto lavoro, ma sono sicuramente in una posizione migliore rispetto a un anno fa”.
Vinales sa comunque quali saranno le prossime mosse.
“Sapete che soffriamo in accelerazione e fino a ora non abbiamo trovato nulla per migliorare da un punto di vista elettronico, dobbiamo riuscirci - spiega - Però sono contento di avere fatto progressi, dobbiamo continuare su questa strada”.