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SBK, FP1: Rea brucia Bautista per soli 21 millesimi a Phillip Island

È subito testa a testa tra i due nel primo turno di libere, 3° Haslam incalzato da Sykes e Cortese, 7° Camier, 11° Davies seguito da Melandri

SBK: FP1: Rea brucia Bautista per soli 21 millesimi a Phillip Island

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Johnny Rea e Alvaro Bautista, la sfida tra i due è finalmente entrata nel vivo. Con la prima sessione di libere si è alzato il sipario sulla stagione 2019 del Mondiale Superbike. Il turno inaugurale ha messo i mostra ancora una volta il confronto tra i due piloti, che hanno catturato tutti i riflettori nei test. Se lunedì e martedì il più veloce è stato lo spagnolo, questa volta è toccato al nordirlandese prendersi la scena.

Il tempo di 1’30”341 consegna infatti al Cannibale il riferimento nella FP1, precedendo di soli 21 millesimi l’alfiere Ducati. Un distacco ridotto al minimo, una questione di centimetri insomma, quelli che separano i rivali. Se Johnny ha iniziato a martellare fin dall’inizio della sessione, fissando immediatamente il riferimento, il portacolori Aruba è cresciuto sulla lunga distanza, arrivando nel finale del turno ad agganciare la seconda piazza. Sul passo gara la prestazione di Johnny e Alvaro è praticamente identica, tanto da girare costantemente sull'1'30"5.

Alle loro spalle spicca invece Leon Haslam (+0.158), in ritardo dalla vetta di un solo decimo e mezzo. Un inizio positivo quello del portacolori KRT, anche se a pochi minuti dalla conclusione è stato costretto a fermarsi per un problema tecnico rimediato in curva 1 dalla ZX-10RR.

Tra le sorpreso di mattinata spicca poi la BMW, con Tom Sykes (+0.323) capace di portare la S1000RR in quarto posto a soli tre decimi dall’ex compagno di squadra. E che dire poi della Yamaha di Sandro Cortese (+0,509), la più veloce sul tracciato australiano alle spalle del 66. Le novità non sono finite qua, dal momento che nel turno inaugurale sono giunte risposte positive anche dalla Honda. Rispetto ai test Leon Camier (+0.683) è riuscito a migliorarsi di oltre sei decimi, inserendosi al settimo posto alle spalle della BMW di Reiterberger.

Nella top ten anche la Kawasaki di Jordi Torres seguita dalla Yamaha di Alex Lowes, mentre rimane fuori Chaz Davies. Una prima sessione in salita per il pilota gallese, distante quasi un secondo dal proprio compagno di squadra. Non è andata meglio a Marco Melandri, che lo segue a 21 millesimi con Razgatlioglu a ruota. Poi Rinaldi, Kiyonari, Laverty e Delbianco con Herfoss a chiudere lo schieramento.  

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