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Moto3, Masia è 1° a Jerez ma Fenati resta in agguato

Romano e la Honda Snipers a 680 millesimi dalla KTM dello spagnolo, 3° Migno. Brad Binder comanda in Moto2 con la KTM, Marini 7° con la Kalex

Moto3: Masia è 1° a Jerez ma Fenati resta in agguato

Romano Fenati è tornato in Moto3 con la voglia di spazzare via la brutta vicenda dello scorso anno e puntare al titolo mondiale, obiettivo alla portata dell’ascolano e del team Snipers, squadra che mette a disposizione del pilota ventitreenne una Honda NS 250RW monocilindrica preparata per l’assalto al numero 1.

Nella terza mattinata dei test Irta di Jerez - sede del quarto Gran Premio stagionale - il nome in cima alla lista dei tempi è quello di Jaume Masia, pilota spagnolo dotato di grande grinta e di una nuovissima KTM, rinnovata nel telaio e nella sezione elettronica; il crono del portacolori Bester Capital Dubai è di 1'45”241, ottenuto al dodicesimo dei 17 giri di pista completati.

Ma Fenati è in agguato: malgrado un anno di assenza dalla piccola cilindrata, Romano è a 680 millesimi di ritardo da Masia: considerando l’esperienza (non portata a termine) nella Moto2 ed uno stile di guida da resettare, il numero 55 va considerato un candidato alla leadership finale.

Il team Bester Capital Dubai è forte: Andrea Migno è terzo nella tabella dei tempi, a poco più di otto decimi dal compagno di squadra. Se Masia è istintivo ed attaccante, Andrea è calcolatore e metodico; una coppia completa, tra le più competitive della categoria.

Anche la squadra di Max Biaggi parte con grandi ambizioni. L’acquisto di Aron Canet spiega come l’obiettivo sia lo stesso per il quale l’ex romano si presentasse al via di ogni gara: vincere. Aron è stamani quarto con la sua KTM.

Colori italiani tra i migliori anche grazie ad Antonelli e la sua Honda, ottavo tempo, Foggia e la KTM Sky VR46, undicesimo crono, Arbolino è appena dopo. Tony, velocissimo nei giorni scorsi, è con Fenati un altro due che può giocarsi la vittoria in ogni uscita 2019.

Dalla Porta, Vietti, sono a centro classifica, Riccardo Rossi è ventisettesimo, molto in sordina Can Oncu, ventottesimo con la KTM Ajo, quella più ufficiale tra le moto austriache presenti.

Che fosse un pilota buono per vincere un altro mondiale, si sapeva già lo scorso anno, e, nella mattinata di Jerez, Brad Binder conferma come voglia aggiungere un bel titolo della Moto2 a quello già conquistato in Moto3.

Il sudafricano sigla il miglior tempo in sella alla KTM motorizzata Triumph in 1'41”284, rispondendo a commenti e critiche che puntavano il dito sul telaio in tubi della sua moto, non adatto - secondo le malelingue - ad alloggiare il tre cilindri inglese, assai diverso dal CBR600 usato sino allo scorso anno. 

Alex Marquez quest’anno avrà addosso una pressione non indifferente e segna il terzo tempo, dopo Sam Lowes. Jorge Martin è un rookie che sta imparando bene, il campione Moto3 è quinto. Luca Marini lavora sodo nella mattinata ed attacca il pomeriggio: il fratello di Valentino è settimo con la Kalex VR46.

Anche Di Giannantonio è un debuttante in Moto2 ed il nono tempo siglato è un valore interessante, perché più veloce degli esperti Lecuona, Baldassarri, Corsi e Manzi. Bulega prende le misure alla Kalex con un tredicesimo crono, Bastianini - impressionato dal motore Triumph - è diciannovesimo. 

Bezzecchi resta, per ora, tra i meno veloci del gruppo, come la MV dello svizzero Aegerter. Con 32 piloti in pista, contenuti in circa tre secondi di tempo, non è facile emergere nella middle class.

 

 

 

 

 

 

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