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Corsi: "Sono il Rossi della Moto2? Magari!"

Simone scherza sulla sua età: "Valentino è un esempio, vuol dire che ho ancora qualche anno di carriera. Con il motore Triumph è tutto più divertente"

Moto2: Corsi: "Sono il Rossi della Moto2? Magari!"

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Nonostante Simone Corsi non abbia ancora compiuto 32 anni, può essere già definito un veterano del motomondiale. Era il 2002 quando debuttò nella 125 e dalla stagione successiva ha sempre corso nel Mondiale, tanti anni nell’ottavo di litro, una puntata in 250, poi la Moto2 fin dalla nascita della categoria. Ora il pilota romano è pronto ad affrontare la rivoluzione che ha investito la classe intermedia, con l’arrivo del motore Triumph.

Credo proprio di essere il pilota più anziano della Moto2, questo è il mio 17° anno nel Mondiale. Però mi sento ancora giovane” scherza Simone, impegnato nei test di Jerez sulla Kalex del Team Tasca di cui veste i colori dalla scorsa stagione.

In un certo senso sei il Rossi della Moto2…
Magari fossi Valentino! (ride). Il fatto che lui a 40 continui a correre mi fa sperare, posso avere qualche altro anno di carriera davanti a me. Scherzi a parte, per quello che fa Valentino è un esempio per tutti”.

Cosa ti spinge ancora a correre dopo tanti anni?
In fondo non ho mai fatto altro nella vita e la mia passione è rimasta la stessa rispetto agli inizi. Ogni anno cerco di allenarmi di più, di dare tutto me stesso ma, alla fine, la cosa importante è che mi piace andare in moto, provo ancora delle emozioni ogni volta che lo faccio”.

In questa stagione la tua esperienza sarà utile, ripartendo tutti da zero…
Penso che sia stato giusto cambiare motore dopo tanti anni, vedo questa scelta solamente in positivo. Il motore Triumph spinge tanto e ha reso le moto più divertenti da guidare”.

Molti piloti dicono che richiedano uno stile più simile alla MotoGP…
Sono d’accordo con loro e non è un caso che piloti come Lowes e Luthi, che hanno avuto esperienze nella classe regina, si siano adattati molto rapidamente. In generale, ora bisogna staccare forte e spigolare la curva, anche perché la potenza mette in crisi la gomma posteriore e rialzare in fretta la moto è lo stile migliore.

Cosa pensi dell’introduzione dei controlli elettronici?
Mi piace molto non dovere usare più la frizione in frenata, la Moto2 è più una moto da corsa in questo senso. Per il resto, abbiamo a disposizione tre diverse mappe per il freno motore e l’erogazione, ora c’è più lavoro da fare nel box”.

Come procede il tuo adattamento?
Mi sono trovato abbastanza bene sulla nuova moto, ma devo ancora modificare il mio stile perché ho sempre puntato sulla scorrevolezza in centro curva. Abbiamo pochi giorni di test prima dell’inizio del campionato, come si dice, devo stare sul pezzo”.

Pensi che, considerando le tante novità, ci vorrà qualche gara prima di capire i veri livello in campo?
Non credo, ieri, qui a Jerez, i migliori hanno già girato fortissimo, grazie anche al nuovo asfalto. Non penso dovremo aspettare molto per capire chi saranno i favoriti”.

Hai già qualche nome?
Marini è andato molto forte, lo stesso Lowes, poi dico Alex Marquez e Binder. Inoltre penso che i debuttanti, come Martin, Bezzecchi, Di Giannantonio e Bastianini, saranno veloci. Rimangono ancora 5 giorni di test, bisognerà sfruttarli al meglio”.

Quest’anno sei solo in squadra, cosa cambia?
Mi piace avere un compagno di team perché ti da un riferimento, ma con 31 piloti sullo schieramento direi che gli avversari non mi mancano (ride)”.

Ti sei già posto degli obiettivi?
L’anno scorso ho faticato, voglio tornare fra i protagonisti”.

Photo Credits © Marino Bindi

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