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SBK, Bautista fa volare la Panigale V4 a Phillip Island, Rea incassa mezzo secondo

Lo spagnolo chiude al comando la prima giornata di test davanti a Lowes, 4° Sykes, 6° Melandri, 11° Camier, 13° Davies

SBK: Bautista fa volare la Panigale V4 a Phillip Island, Rea incassa mezzo secondo

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Siamo solo alla prima giornata di test, ma un inizio del genere forse nemmeno lui l’avrebbe immaginato. Già, perché Alvaro Bautista fa brillare il rosso sul tracciato di Phillip Island, regalando alla Ducati la vetta del lunedì. Tutto si è deciso al mattino, quando l’alfiere Aruba ha siglato il tempo di 1’30”743, a tal punto da essere l’unico ad abbattere il muro dell’1’31”. Sul giro secco l’iberico ha mostrato il proprio potenziale, adesso sarà necessario confermarsi anche sul passo gara, dove la concorrenza si preannuncia agguerrita. Purtroppo, nel corso del pomeriggio, il forte vento che si è abbattuto sul tracciato australiano non ha consentito di abbassare i riferimenti in cima alla classe, i quali sono rimasti per tutti inarrivabili.

Di più non si poteva quindi aspettare il rookie della Superbike, che per l’occasione ha sfoggiato le ali sulla propria V4. Dall’altra parte del box, invece, Chaz Davies è stato chiamato a fare i conti con una giornata non certo semplice. Al mattino la Rossa l’ha lasciato per strada, a tal punto da vederlo realizzare solo 21 passaggi. Al pomeriggio ha quindi proseguito il proprio lavoro di adattamento alla moto, terminando con un ritardo di due secondi dal compagno. Domani, in occasione dell’ultima sessione di test, entrambi i piloti Ducati proveranno le novità ergonomiche portate in pista dalla squadra.

Rimanendo al presente, fa strano non vedere Johnny Rea (+0.446) in cima alla lista dei tempi. Il quattro volte iridato ha infatti archiviato il turno con un ritardo di quasi mezzo secondo dalla vetta, rimediando tra l’altro una caduta in curva dieci sul finire del mattino. Nulla di grave per il pilota Kawasaki, che una volta tornato in sella alla ZX-10RR si è concretato sul passo gara girando costantemente in 1’32” basso. A precederlo è Lowes, di soli 43 millesimi, il quale compare nuovamente assieme ai più veloci.

In casa Yamaha c’è poi da registrare il sesto crono realizzato da Marco Melandri (+0.702), impegnato a trovare una soluzione ai problemi di bilanciamento della propria moto all’anteriore. Ha saputo fare meglio del 33 un certo Tom Sykes, che a cinque minuti dalla conclusione ha trovato lo spunto per balzare in quarta posizione  (+0.557). Un avvio promettente quello del portacolori di casa BMW, capace di mettersi davanti a Leon Haslam, mentre in settima e ottava piazza si inseriscono le M1 di van der Mark (+0.715) e Cortese (+0.895).   

Chi resta invece fuori dalla top ten è la Honda di Leon Camier (+1.716), che in Australia ha avuto modo di confrontarsi per la prima volta con la concorrenza. Oltre un secondo e mezzo il gap incassato dal pilota britannico in sella alla Fireblade SP2. Ovviamente il cammino con Moriwaki Althea è appena iniziato e non si può fare altro che migliorare. Dietro di lui Jordi Torres, mentre nelle retrovie troviamo Laverty e Rinaldi con Delbianco a chiudere il gruppo.

Domani, alle ore 9:10 australiane, le 23:10 italiane, si torna in pista per l’ultimo giorno di test.    

 

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