Tu sei qui

SBK, Rea: “Io e Marquez corriamo con la stessa mentalità”

Johnny: “Vincere è come una droga che crea dipendenza, ma nessuno vede il valore che si nasconde dietro il successo”

SBK: Rea: “Io e Marquez corriamo con la stessa mentalità”

Share


È il grande favorito di questa stagione. Di chi stiamo parlando? Semplice, di Johnny Rea, che in Australia darà l’assalto al quinto titolo iridato. A pochi chilometri di distanza dalla pista di Phillip Island, il Cannibale ha tolto il velo alla ZX-10RR, lanciando la sfida alla concorrenza. Quanto fatto negli ultimi anni dal nordirlandese non è certo passato inosservato, anche perché molti hanno già azzardato un paragone con Marc Marquez.

 “Ogni pilota ha le proprie qualità quando sale in sella alla moto – ha esordito il quattro volte iridato – di sicuro Marc ha un grande talento e in MotoGP sta facendo vedere il proprio potenziale, inoltre è più giovane di me. Credo che corriamo entrambi con la stessa mentalità vincente”.

Alcune settimane fa, Marquez ha dichiarato che prima del via della stagione pensa sempre di non essere il campione in carica. È anche questa la tua idea?

Assolutamente sì, la penso esattamente al suo stesso modo. In questo sport bisogna godersi le vittorie, ma allo stesso tempo dimenticarsele in fretta per potere migliorare”.

Lo scorso anno hai vinto tutte le gare da Laguna Seca a Losail. Cosa si può fare di più?

“Vincere è come una droga che crea dipendenza e poi non ti accontenti più, ma forse è questo il bello del nostro sport, perché ti consente di crescere e superare più velocemente gli ostacoli. Per me c’è il successo in pista, ovvero quello sulla Kawasaki, ma poi anche nella vita di ogni giorno con la famiglia e tutta la squadra al fianco”.

Più volte, nel corso dell’ultima stagione, hai citato la squadra.

Certo, nessuno vede il mazzo che si fanno questi ragazzi dietro le quinte. Tutti pensano sia solo merito mio, ma invece senza il mio gruppo di lavoro sarebbe impossibile arrivare a determinati risultati”.

Durante l’inverno hai mandato un messaggio ben chiaro alla concorrenza. Pensi che la Kawasaki abbia una marcia in più rispetto agli avversari?

“Personalmente sono contento del lavoro svolto, però non so che tipo di strada hanno imboccato le altre squadre. Al termine dell’ultima stagione avevo fatto delle richieste ben precise al team e devo dire di aver trovato una grande crescita nella moto. Mi riferisco al telaio, ma anche al motore, dato che siamo riusciti a fare un ulteriore passo avanti”.

Durante la preseason c’era molta curiosità per le prestazioni della Panigale V4. Sei rimasto sorpreso?

“Volete sapere la verità? I tempi degli altri non li ho guardati, dato che sono rimasto concentrato solo sui miei. Di sicuro la Ducati vorrà metterci in difficoltà, così come la Yamaha, che con Alex Lowes ha fatto vedere un ottimo passo”.   

        

Articoli che potrebbero interessarti