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SBK, Pere Riba: “La Panigale V4? Non ho visto nulla di eccezionale”

“La Ducati ha fatto un errore, ovvero vendere il proprio progetto come impressionante. La Kawasaki? Quello che stiamo facendo non è normale”

SBK: Pere Riba: “La Panigale V4? Non ho visto nulla di eccezionale”

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È la moto che tutti vogliono battere. La Kawasaki ha dominato gli ultimi quattro Mondiali, ma la concorrenza è intenzionata a mettere fine al dominio della Casa giapponese. A una settimana dal via della stagione, in casa KRT trapela grande fiducia dal volto di Pere Riba. Il responsabile del progetto è consapevole del potenziale delle propria moto, ma allo stesso tempo non sottovaluta gli avversari, affamati di fare saltare il banco.

Pere, durante l’inverno in molti hanno parlato del potenziale della Panigale V4. Ti ha colpito?  

“Fino ad ora no – ha commentato - la mia personale opinione è che ci sia stato un errore di marketing. Mi spiego: loro hanno venduto il progetto della nuova moto come impressionante in termini di prestazione, senza però avere prima il confronto con la pista. Di sicuro la Panigale V4 è una buona moto, con un buon margine di crescita, però non ho visto nulla di eccezionale al momento”.

Credi quindi che accuseranno del gap?

Cosa succederà in pista nessuno lo sa. Quello che posso dire è che nei test la moto ha fatto vedere di avere del potenziale, sia con Alvaro che Chaz, ma non così grande come forse loro pensavano inizialmente”.

La Kawasaki invece ha solo certezze, giusto?

Dobbiamo pensare che prima o poi i nostri successi finiranno, dato che stiamo facendo qualcosa fuori dalla normalità. Cerchiamo sempre di imparare e migliorare durante la stagione. Il primo appuntamento sarà Phillip Island, ma io credo che serviranno cinque gare per capire i valori”.

Qual è stato il grande salto che ha compiuto la ZX-10RR?

“Il test di Brno dello scorso anno si è rivelato la chiave di svolta per ognuno di noi. Purtroppo, durante il weekend di gara, non è così facile intervenire sulla moto e apportare importanti modifiche. In Repubblica Ceca Johnny ha invece ritrovato il sorriso dopo le difficoltà dovute al cambio di regolamento”.

Nell’ultima stagione avete dominato. A questo punto non è nemmeno semplice alzare ulteriormente l’asticella.  

“Credo che inventare qualcosa di nuovo ogni anno sia il segreto dei nostri successi. Se c’è un problema sappiamo come risolverlo nel più breve tempo possibile. Di sicuro il nostro pacchetto è solido e questo è un gran punto d’inizio”.

Rea ha detto che il motore è ancor più potente.

“Devo dire che l’inerzia del motore è molto diversa rispetto alla scorso anno. Questo motore ci consente infatti di staccare più tardi, ma soprattutto di avere ulteriore efficacia in percorrenza”.

Nell’ultimo test Johnny ha rifilato un secondo agli avversari. C’è da preoccuparsi per gli inseguitori?

 “Quel gap non è realistico, perché se lo fosse Rea vincerebbe tutte le gare con 25 secondi di distacco. Bisogna valutare il tutto attentamente, tipo la scelta della gomma oppure magari alcuni piloti non avevano la necessità di rincorrere il cronometro”.

Un’ultima battuta Pere: in molti vedono una grande similitudine tra Rea e Marquez. Credi sia così?

 “Penso sia molto complicato fare un paragone. Da una parte abbiamo un pilota come Marc, che negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con una moto non al top, ma ha comunque conquistato il massimo risultato. Dall’altra invece Johnny, il quale ha sfruttato al massimo quello che è stato il potenziale della ZX-10RR. Credo ci sia comunque un punto in comune tra i due, ovvero quello di adattarsi a ogni situazione complicata, trovando il modo di sfruttarla a proprio favore”.     

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