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MotoGP, Vinales torna Top Gun nei test di Sepang

I TEMPI. Maverick il più veloce nel 2° giorno sia nel giro secco che nel passo, 2° Rins davanti alle Ducati di Miller e Dovizioso, Rossi è 6°

MotoGP: Vinales torna Top Gun nei test di Sepang

Per una manciata di centesimi, Maverick Vinales non ha potuto fregiarsi del titolo di uomo più veloce di sempre a Sepang. Poco prima dello scadere della seconda giornata di test a Sepang, lo spagnolo della Yamaha è stato il primo (e unico) a scendere sotto il muro del 1’59” e il suo 1’58”897 è solo di 67 millesimi più lento del record ufficioso fatto segnare da Lorenzo sulla Ducati lo scorso anno.

Gli ultimi 10 minuti di test sono state una prova generale di qualifiche, con praticamente tutti i pioti a montare gomme nuove per sfruttare una pista in ottime condizioni e temperature più fresche. Sono rimasti fuori dai giochi, fra i big,  le Ducati ufficiali di Dovizioso e Petrucci, Crutchlow e Valentino che ha dovuto abortire il suo tentativo. Rossi è rientrato ai box gesticolando e indicando una mancanza di aderenza alla gomma posteriore.

La Yamaha può comunque festeggiare grazie al suo Top Gun che ha rifilato mezzo secondo abbondante alla Suzuki di Rins, che sembra essere definitivamente passato dal ruolo di sorpresa a quello di certezza. La Ducati chiude la prima fila virtuale con Miller, che ha risalito la classifica grazie alla gomma nuova, dopo essere stato fuori dalla top ten per gran parte della giornata. È però indicativo che Dovizioso, con il tempo del mattino, sia a soli 45 millesimi dall’australiano.

Migliore pilota Honda è Crutchlow (che ha montato la leva del freno posteriore al manubrio per ovviare ai problemi della gamba non ancora guarita) con il 5° tempo a 4 millesimi dal Dovi. Come detto, Rossi si è dovuto accontentare della 6ª posizione non avendo la possibilità di migliorarsi, precedendo Rabat, sempre convincente sul giro secco.

Marquez ha chiuso, per i ben noti problemi alla spalla, la sua giornata con largo anticipo (e soli 37 giri totali) e all’8° posto davanti a Petrucci e Nakagami, con il giapponese a più di un secondo dalla vetta.

In casa KTM sembra essere cambiato qualcosa perché, per la prima volta, è stato Zarco il migliore interprete della RC16. Il francese ha chiuso all’11° posto (a 1”076), mentre il compagno di squadra Pol Espargarò è 4 decimi e 6 posizioni più indietro. In alto mare Syahrin, terzultimo davanti ai collaudatori di Yamaha e Suzuki. C’è ancora tanto lavoro da fare in Aprilia e Aleix Espargarò non è riuscito ad andare oltre al 13° posto, mentre Iannone è 18°. Problemi anche per Morbidelli (scivolato nella mattinata come Crutchlow) solo 15°. Franco ha montato la gomma nuova nel finale, ma il miglioramento è stato molto piccolo.

Fra i debuttanti, come ieri, il migliore è stato Bagnaia, riuscito a scendere sotto i due minuti. Pecco, che a fine giornata ha provato la carena usata sulle moto ufficiali, ha chiuso con il 12° posto, non lontano da lui Quartararo, 14°, mentre faticano ancora Oliveira e Mir, rispettivamente 20° e 21°.

I PASSI - Fin qui i risultati delle prove di forza sul giro secco ma, come amano ripetere i piloti, quello che veramente conta è il passo gara. Ducati è la squadra che più si è impegnata in questo senso e Dovizioso e Petrucci, nel pomeriggio, sono usciti insieme per due long run, entrambi di 10 giri. Nel primo è stato Andrea a tirare, nel secondo Danilo (e per qualche tornata si sono aggregati anche Valentino e Vinales).

I due piloti in rosso hanno dimostrato sintonia e si sono rivelati molto costanti, riuscendo a tenere un passo intorno ai 2’00” e mezzo. Queste prove, inoltre, dicono molto sull’impostazione del lavoro in Ducati, che sembra già avere trovato una buona base e sta pensando alle gare.

Anche Vinales, però, si è esibito in un long run di 9 giri e per 7 volte è stato sotto i 2’00”, una volta è stato vicinissimo a questo limite, mentre in una tornata ha commesso una sbavatura. Insomma, la giornata è stata sotto il segno del Top Gun spagnolo in tutti i sensi.

I TEMPI DELLA 2ª GIORNATA

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