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MotoGP, Rossi scherza: "non ho fatto il tempo per una gomma del '96"

Uno pneumatico difettoso per il suo time attack "ma abbiamo lavorato bene. Una simulazione gara? Sono troppo vecchio, resto senza energie"

MotoGP: Rossi scherza:

Neanche una gomma fallata è riuscita a togliere il sorriso dal volto di Valentino al termine della seconda giornata di test a Sepang. Negli ultimi 10 minuti era pronto per la sua personale lotta contro il cronometro, ma la Michelin montata al posteriore gli ha tolto questa possibilità. Alla fine, il Dottore si è dovuto accontentare del 6° tempo a 7 decimi abbondanti dal compagno di squadra, ma le buone sensazioni provate sulla M1 gli danno tranquillità.

Valentino, cosa è successo in quell’ultimo giro?
Avevo tenuto da parte una gomma per tentare un time attack, ma purtroppo non funzionava. Era vecchissima, altrimenti avrei potuto migliorare il mio tempo, anche se è facile dirlo adesso”.

Parli di una gomma vecchia…
Sì, era stata prodotto per il GP di Assen del 1996 e purtroppo gli pneumatici non sono come il vino, invecchiando non migliorano (ride) Scherzi a parte, è stato un peccato perché non sarei riuscito a battere il tempo di Maverick ma probabilmente sarei stato nelle prime tre posizioni. Oggi non contava chi arrivava davanti, ma voglio comunque fare i miei complimenti a Maverick per il suo giro”.

A parte questo inconveniente, che giornata è stata?
Avevamo altro materiale da provare e anche oggi non è andata male. Abbiamo trovato qualcosa per migliorare le nostre prestazioni, abbiamo lavorato bene e il mio passo è stato sembra abbastanza buono. Domani avremo altro materiale da provare e poi vedremo quale sarà il nostro livello alla fine dei tre giorni”.

Quali sono queste novità?
"Tante piccole cose in tutte le aree, quindi propulsore, per accelerazione e freno motore, elettronica e telaio. L’obiettivo è sempre quello di migliorare l’aderenza e la gestione delle gomme”.

Tu e Vinales siete rimasti sulla stessa linea?
Da quello che so, io e Maverick stiamo andando nella stessa direzione e, guardando i tempi, direi che lui si trova bene sulla moto (ride). È importante perché significa che la M1 ha un buon potenziale”.

State risolvendo il problema di eccessiva usura degli pneumatici?
Non ho fatto un long run, faceva troppo caldo (ride), ma ho cercato di montare sempre gomme usate. Sembra che siamo riusciti migliorare un po’ ma penso che non basti ancora. Per esserne sicuri bisognerebbe fare una simulazione di gara, ma servirebbero 20 gradi in meno”.

Vi siete avvicinati ai vostri rivali?
Siamo un po’ più vicini ma ancora non basta. Oggi le Ducati sono andate molto forte sul passo, io non sono lontano da loro con le gomme usate ma non è sufficienti. Siamo migliorati, ma ancora troppo poco”.

A proposito di Ducati, cosa ne pensi di questa collaborazione tra Dovizioso e Petrucci: durerà?
È importante quando c’è una bella atmosfera nel team e i due piloti riescono a lavorare insieme, come hanno fatto l’anno scorso nella mia squadra in Moto2 Bagnaia e Marini. Quando però arriveremo alla gare ognuno vorrà battere l’altro”.

Quanto sono indicativi questi test?
Per la mia esperienza, quello che succede nei test invernali può cambiare totalmente quando inizia il campionato. Sia che si vada bene o male, nei fine settimana di gara è tutto diverso. Le temperature che ci sono qui in Malesia le troveremo due volte nell’arco dell’anno, quindi anche le gomme e gli assetti che usiamo sono particolari. A parte questo, Sepang ha un disegno interessante perché ha di tutto, dai cambi direzioni alle curve veloci a quelle lente, ma restano condizioni molto particolari”.

Per domani hai in programma una simulazione di gara?
Non credo, se la facessi poi non avrei più la forza per altro. Preferisco salvare le energie e continuare a concentrarmi sulle prove del materiale”.

Ora diranno che sei vecchio…
Mi piacerebbe avere 30 anni, per lo sport che faccio sono molto vecchio e un po’ mi dispiace, ma per il resto sono contento”.

Qual è il tuo segreto?
Nei prossimi anni ci saranno altri piloti che continueranno fino alla mia età, devi fermarti quando sei stanco e non ne hai più voglia. Il trucco è non credere a quelli che ti dicono che sei vecchio, con me lo fanno da una decina d’anni (ride)”.

Non ci hai ancora parlato del tuo nuovo casco…
Avevo lanciato una sfida ad Aldo (Drudi, il designer che cura tutte le sue grafiche ndr) e gli avevo detto: devi riprendere il pennello in mano e fare un casco che assomigli a un quadro. Lui lo ha fatto e il risultato mi piace molto”.

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