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MotoGP, Test: Marquez 1° a Sepang con una spalla sola

I TEMPI. La Suzuki soprende con Rins 2°, Yamaha 3ª con Vinales e 6ª con Rossi, per Ducati Rabat (4°) davanti a Petrucci, 8° Dovizioso

MotoGP: Test: Marquez 1° a Sepang con una spalla sola

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Se qualcuno aveva dei dubbi sul fatto che il riposo forzato avesse potuto togliere un po’ di smalto a Marquez, il 1’59”621 piazzato dal campione del mondo nel primo giorno di test a Sepang ha contribuito a scioglierli. Dopo due mesi di inattività, Marc ha mostrato di saperci ancora fare e che la Honda ha messo in campo una moto già competitiva per il 2019. I soli 29 giri fatti, però, dicono anche che lo spagnolo non è ancora logicamente in perfetta forma e che gli servirà tempo per recuperare dopo l’operazione alla spalla.

Ciò non toglie che la HRC abbia iniziato (pur senza Lorenzo, assente con uno scafoide fratturato in allenamento) con il piede giusto. Lo dimostrano anche il 7° tempo di Nakagami (a poco più di mezzo secondo) e il 9° del collaudatore Bradl (a meno di 6 decimi), mentre Crutchlow - anche lui uscito solo recentemente dall’infermeria dopo un lunghissimo stop - è 14°. Soprattutto l’evoluzione al motore sta dando i risultati sperati e da Tokyo è arrivato tantissimo materiale (anche per la ciclistica da provare).

Se Marquez ha sorpreso, lo stesso ha fato la Suzuki nelle mani di Alex Rins. La GSX-RR ha confermato i risultati della scorsa stagione e sembra avere tutto quello che serve per rimanere nelle zone alte della classifica. I 0”259 pagati da Marquez sono la cartina tornasole della bontà dei miglioramenti a telaio e motore.

La giornata di oggi doveva dare anche risposte alla Yamaha, chiamata a rialzare la testa dopo le difficoltà dello scorso anno. Maverick Vinales, con il suo 3° tempo, è riuscito ad andare sotto il muro dei due minuti ma soprattutto si è dimostrato molto costante. Difficile avere le idee chiare sul ritmo perché i piloti hanno fatto tutti uscite di pochi giri, ma lo spagnolo ha dimostrato di potere girare con facilità sul passo di 2’00” basso. Anche Valentino Rossi non ha sfigurato con il 6° crono a poco più di un decimo dal compagno di squadra. È ancora presto per cantare vittoria, ma la M1 2019 sta dando dei primi segnali positivi. Semmai è mancato Franco Morbidelli, protagonista nei test spagnoli di novembre e oggi solo 12° con un ritardo superiore agli 8 decimi dalla vetta.

E la Ducati? A vedere la classifica, si ha l’impressione che la priorità di Petrucci e Dovizioso non sia stata la lotta contro il cronometro. Il migliore uomo in rosso è stato Rabat, altro pilota che arriva da una convalescenza molto lunga e complicato, con il 4° tempo davanti a Petrucci, mentre Dovizioso è 8°, a 0”576 da Marquez. I cronologici però dicono che sia Andrea che Danilo riescono a essere molto costanti, con un vantaggio per il forlivese spesso e volentieri sotto i 2’01”, anche se non al livello di Vinales. Miller ha chiuso in 11ª posizione, andando a terra alla curva 11 mentre si stava migliorando nel tardo pomeriggio.

In top ten si vede anche la KTM grazie a Pol Espargarò, con un gap che sfiora i 7 decimi. Sulla RC16 ci sono novità aerodinamiche ben visibili, ma non tutto sembra andare ancora nel verso giusto. Soprattutto per quanto riguarda Zarco che non è ancora riuscito a trovare la giusta confidenza con la nuova moto e il 20° tempo, a un secondo e mezzo tondo, dice tutto. Peggio è andata a Syharin, ultimo, e in più si sono aggiunti dei problemi tecnici che hanno fermato la sua moto e quella di Kallio.

Per quanto riguarda Aprilia, Aleix Espargarò non è andato oltre al 13° tempo (sfiorando il secondo di ritardo), mentre Andrea Iannone è caduto al mattino, ha chiuso solo 36 giri ed è in una ben poco lusinghiera 21ª posizione.

Chiudiamo con la ‘coppa debuttanti’: Sepang è la prima ‘vera’ pista per chi si affaccia alla MotoGP e bisogna dare tempo a tutti per abituarsi. Pecco Bagnaia oggi è stato il migliore in questa speciale classifica con il 15° tempo, ma un guasto tecnico ha complicato la sua giornata. Alle sue spalle Miguel Oliveira staccato di un paio di decimi, mente Quartararo è 18°. Fanalino di coda di questa speciale classifica Joan Mir, con il 23° posto alle spalle del collaudatore Suzuki Guintoli e davanti a un opaco Abraham.

I TEMPI FINALI

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