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MotoGP, Vinales: "Il mental coach mi aiuterà a superare i miei limiti"

Simon debutta al fianco di Vinales, Garcia nuovo capotecnico: "è la persona giusta per darmi sostegno. La nuova M1? Manca poco per essere competitivi"

MotoGP: Vinales: "Il mental coach mi aiuterà a superare i miei limiti"

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Yamaha ha promesso una svolta quest’anno e lo stesso obiettivo se lo è prefissato Vinales. Lo spagnolo, che l’anno scorso in Australia ha rotto il digiuno record di vittorie della M1, è tornato all’antico cambiando il numero 25 per il 12, ha salutato l’ingresso in squadra di Esteban Garcia come capotecnico al posto di Forcada e quello di Julian Simon come coach.

O meglio come mental coach, perché, Maverick, la sua figura è così importante?
A volte, quando la moto non ti permette di raggiungere i risultati che vuoi, devi spinger te stesso oltre il limite. Lo scorso anno sono stato sottoposto a un grande stress, perché i risultati erano completamente diversi da quelli della stagione precedente e da quelli che avevo in mente. Simon mi aiuterà molto, io so quale sia il mio livello e dove posso arrivare, quindi è importante iniziare bene, con calma.

Quali sono stati, invece, i motivi dell’addio fra te e Forcada?
Dal punto di vista tecnico, è difficile trovare qualcuno migliore di Ramon.  Però io stavo cercando qualcosa di diverso, è una questione di legame tra le persone ed Esteban ha un carattere completamente diverso rispetto a Ramon. Ho bisogno di maggior sostegno in certi momenti e ora ho la persona giusta. Alla fine siamo una squadra, quando qualcosa non va per il verso giusto bisogna essere pronti a lottare e ritornare forti. In questo senso è un peccato che Wilco se ne sia andato, ma penso che Simon mi aiuterà molto”.

Ti dovrà aiutare anche la Yamaha…
L’anno scorso ho cercato di gestire la situazione, anche se la moto non andava bene per il mio stile di guida. Alla fine è un lavoro di squadra, entrambi i piloti devono essere messi nelle condizioni di ottenere i migliori risultati e Yamaha dovrà darci un migliore motore. Abbiamo fatto tante richieste e sono sicuro che avremo una buona moto, sono molto curioso di provarla.

Sei soddisfatto dei cambiamenti interni al Reparto Corse?
Sono contento dei cambiamenti nel mio team, ma non conosco Sumi, non ho mai lavorato con lui e lo conoscerò in Malesia, quindi non posso dire molto. Spero che potremo lavorare bene insieme”.

Pensi che in Giappone abbiano seguito le tue indicazioni sullo sviluppo?
È troppo presto per dirlo, non ho ancora provato la nuova M1. Mi era piaciuta però la moto che avevo provato nei test di Jerez a novembre, mi sentivo molto forte. Hanno commesso lo stesso errore per due anni, vedremo se riuscirò a tornare a essere competitivo”.

Cosa ti aspetti dalla tre giorni in Malesia?
Il test di Sepang sarà molto importante perché avremo solo sei giorni di prove prima dell’inizio del campionato e sarà importante provare molto materiale e non perdere la strada. Penso che la M1 sia già una buona moto, ma dobbiamo migliorarla in alcuni aspettati, trovando più aderenza e potenza, non manca tanto. Sarà anche importante fare molti giri di seguito perché la gestione delle gomme è la chiave per stare davanti in gara, soprattutto negli ultimi giri, e a volte abbiamo sofferto molto sotto questo aspetto”.

Quali sono le priorità?
Concentrarsi sulla gestione delle gomme e sul motore, il punto in cui abbiamo commesso errori in passato”.

Il favorito, Marquez, è reduce da un’operazione. Cercherai di sfruttare l’occasione a inizio campionato?
Manca ancora molto all’inizio della stagione, può rimettersi in forma. Lo scorso anno Honda ha mostrato un grande potenziale e ora hanno anche Jorge, l’ho seguito nei test in Jerez e mi ha fatto una buona impressione. Loro partono da una buona base ma penso che tutti debbano lavorare perché il livello si alzerà ulteriormente in questa stagione, sarà difficile salire sul podio in ogni gara.

Credi Rossi si ritirerà alla fine del prossimo anno?
Per me è un piacere lottare con Valentino ed essere al suo livello. Non conosco il suo futuro, mi auguro che corra per ancora molti anni perché mi spinge a fare meglio avendolo come compagno di squadra. Vedrete che quest’anno sarà davanti”.

Una curiosità: quest’anno la MotoE dividerà in alcune occasioni la pista con voi, cosa ne pensi?
Vedo il futuro delle moto elettriche… molto lontano (ride). Sinceramente non ne ho mai provata una e sarei curioso di farlo, sicuramente la tecnologia si evolverà molto velocemente”.

Intervista raccolta da Paolo Scalera

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