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MotoAmerica, Thunderhill test: Beaubier è ancora il leader

Il Campione del team Yamaha factory resta il favorito al titolo, Elias con la Suzuki è, per ora, l'unico rivale che possa infastidirlo

MotoAmerica: Thunderhill test: Beaubier è ancora il leader

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Un tracciato che si chiama Thunderhill non può che essere - logicamente - ricco di saliscendi, simile ad un rollercoaster.

Proprio al Raceway Park situato nel nord della California, alcuni big rider della serie MotoAmerica hanno svolto due giorni di test prestagionali, utili per definire lavoro ed assetti sulle proprie moto ufficiali; in pista c’erano Cameron Beaubier e Garrett Gerloff con le R1 M del team Monster, le Suzuki Yoshimura di Elias ed Herrin e la Yamaha del campione Supersport JD Beach.

Giusto per chiarire ogni dubbio ed avvisare gli avversari, Cameron Beaubier - fresco della tabella numero 1, l’ennesima per lui - ha dominato le sessioni, portando la sua Yamaha factory al limite di 1'45”2, con un passo non eguagliabile dalla concorrenza.

Per il californiano è il miglior giro di sempre a Thunderhill: “già nei test precedenti mi ero reso conto di avere una ottima base di partenza sulla quale lavorare - ha svelato Cameron - e qui ho confermato le sensazioni precedenti. Mercoledì non mi sentivo molto bene, ed è stato un giorno un pò frustrante, comunque ho continuato a guidare bene. Giovedì ero in forma, ed è stato bello riscoprire la mia R1”.

Gli avversari ora sanno - definitivamente - che la lotta per il titolo vede in cima alla lista il tre volte campione USA che ha continuato: “non avendo molte novità da provare, mi sono dedicato al passo gara. È andato tutto bene, sono contento e spero di poter migliorare le prestazione del motore Yamaha”.

Chi impensierirà Beaubier? Potrebbe essere, ancora una volta, Toni Elias, vincitore finale nel 2017: “il test è andato bene - ha detto lo spagnolo, con un gap di tre decimi dal diretto rivale - abbiamo lo stesso materiale dello scorso anno con alcuni dettagli nuovi. Nonostante sia contento del lavoro, non è ciò che stiamo cercando: la motivazione dei test non è come la tensione dei weekend di gara, si tratta di una cosa personale ma è normale: quando mancheranno pochi giorni all’inizio del campionato, i miei stimoli saranno altissimi ed io darò il massimo. Per il momento non ci resta che capire quali gomme usare e quali useranno gli avversari, continuando a lavorare”.

Garrett Gerloff ha segnato tempi nell’ordine dell’1'45”7, Josh Herrin e JD Beach appena meno veloci. Per il texano, il georgiano ed il campione 600 c’è la consapevolezza che Beaubier ed Elias saranno ancora i due candidati al numero 1 annata 2019.

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