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Moto2, Marini: "In MotoGP con Vale? Gli dirò di correre fino a 46 anni"

"Senza di lui il motomondiale non sarà più lo stesso, un sogno correre insieme ma non voglio bruciarmi. La spalla? Non arriverò al GP di Qatar al 100% della forma"

Moto2: Marini: "In MotoGP con Vale? Gli dirò di correre fino a 46 anni"

Marquez ha definito il suo inverno “noioso e difficile”, Marini ha aggiunto alla descrizione dell’ultimo paio di mesi l’aggettivo “doloroso”. Come Marc, Luca si è sottoposto a una operazione alla spalla e la riabilitazione è stata lunga e complicata e non è ancora finita.

Non sono ancora riuscito a salire in moto, i primi test saranno l’11 e il 12 febbraio a Jerez, lo farò in quell’occasione - spiega - Magari, la settimana prima, avrò l’occasione di fare qualche giro sulla MiniGP per capire meglio le mie condizioni, ma niente sterrato, non voglio rischiare”.

Riuscirai a presentarti in piena forma per la prima gara in Qatar?
È impossibile, c’è poco tempo e i test sono ravvicinati. Dopo il GP di Losail avrò un paio di settimane libere e penso che potrò allenarmi al meglio e rimettermi in sesto. Non vedo l’ora che inizi il campionato”.

Quanto ti è mancata l’adrenalina?
Tantissimo, il Rally di Monza, la 100 Km dei Campioni, le giornate al Ranch, sono tutte cose che mi piacciono moltissimo e a cui ho dovuto rinunciare. Però sono contento di essermi operato, anche se la spalla non è ancora guarita ho già una sensazione migliore. Ora devo solo stare calmo e non avere fretta, magari quando tornerò in moto non sentirò dolore, chi può dirlo”.

Anche perché questa potrebbe essere la tua ultima stagione in Moto2, ci pensi mai?
Ogni pilota pensa al suo futuro e sogna la MotoGP, vale anche per me. Però voglio fare quel passo solo al momento giusto, bisogna essere sicuri di trovare un team di alto livello e una moto competitiva, altrimenti rischi di bruciarti. Per esempio, l’anno scorso Morbidelli ha dovuto faticare tanto e non mi piacerebbe ritrovarmi in una situazione simile alla sua”.

Quindi saresti disponibile ad aspettare?
Ora devo concentrarmi sulla Moto2 e poi analizzerò la situazione nel corso della stagione. Non ho fretta, come ho detto”.

Nel caso vincessi il Mondiale il tuo pensiero potrebbe cambiare?
“Il risultato a fine anno non è importante, non mi sentirei in nessun caso costretto a passare in MotoGP. Ho molte fiducia delle persone che mi circondano e mi consiglieranno il meglio per me, compreso Valentino”.

A proposito di tuo fratello, passando subito in MotoGP saresti sicuro di correre con lui…
Sarebbe affascinante dividere lo schieramento con lui, ma entrambi dobbiamo pensare alla nostra carriera. Non prenderei un azzardo solo perché correrei un anno contro di lui”.

Potresti consigliargli di correre anche dopo il 2020…
Tra pochi giorni compirà 40 anni, gli dirò di continuare a correre fino a 46, sarebbe la cifra perfetta (ride). Scherzi a parte, la MotoGP non sarà più la stessa cosa senza di lui.

Come sarà invece a tua Moto2, ti senti un favorito?
Penso che ci siano almeno 6 piloti a ricoprire questo ruolo, a me piacerebbe riuscire a lottare per la vittoria in tutte le gare e portare a casa più punti possibile. Quest’anno cambierà tutto e il mio bagaglio di esperienza sarà meno importante, inoltre dovrò capire quale sarà la mia condizione fisica”.

Quali saranno gli avversari principali?
Basta guardare la classifica dello scorso anno: Binder, Baldassarri, Marquez, Vierge, Schrotter. Inoltre aggiungo Pasini, so che è senza moto, ma mi auguro che ci sia perché se lo merita. Inoltre penso che Martin sarà subito veloce, bisognerà vedere anche come si presenterà la KTM”.

Nei test di novembre aveva faticato…
Non era stata molto veloce e questo mi preoccupa, perché significa che hanno lavorato molto nell’inverno. Lo scorso anno non sono riusciti a vincere il titolo, quindi si impegneranno”.

Tu sarai la punta di diamante del team Sky, come Bagnaia lo scorso anno. Senti questa responsabilità?
Non esistono capisquadra da noi, anche fra me e Pecco il trattamento è stato identico. Ci siamo impegnati insieme per ottenere dei buoni risultati per noi e per la squadra e penso che potrò fare lo stesso con Bulega. Siamo un team molto unito e dobbiamo sfruttare questa qualità a nostro favore”.

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