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SBK, Rea brilla a Portimao, ma Bautista e la Panigale V4 sono in agguato

Il Cannibale precede la Yamaha di Lowes e la Ducati dello spagnolo, 4° Razgatlioglu seguito dalla BMW di Sykes, 8° Melandri, 10° Davies

SBK: Rea brilla a Portimao, ma Bautista e la Panigale V4 sono in agguato

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Vuoi non vuoi l’assassino è sempre lui, ovvero il maggiordomo. Chiaro il riferimento a Johnny Rea, che nella prima giornata dei test di Portimao ha recitato nuovamente la parte di protagonista. Di più non poteva aspettarsi il Cannibale, autore del crono di 1’42”195 al termine delle 57 tornate disputate. Saranno solo test, ma il cronometro dice che i distacchi non sono da sottovalutare, dal momento che il primo degli inseguitori è a mezzo secondo. Stiamo parlando della R1 di Alex Lowes (+0.419), rivelazione di questo inverno.

Ancora una volta il portacolori di casa Yamaha si conferma nei piani alti della classe, precedendo di soli 68 millesimi la Ducati di Alvaro Bautista. Per lo spagnolo si trattava della prima volta a Portimao con la Rossa e le 70 tornate realizzate sono la dimostrazione di quanto l’iberico volesse capire il tracciato in ogni dettaglio. Nonostante il gap che lo separa dalla vetta, l’alfiere Aruba conferma le proprie qualità con l’ultima evoluzione portata in pista da Borgo Panigale, a tal punto da mettere dietro un certo Chaz Davies.

Come accaduto a Jerez, il test portoghese si è rivelato in chiaroscuro per il gallese, tanto da archiviare la prima giornata in decima posizione con un secondo e mezzo di distacco da Rea. Insomma, Chaz guarda da lontano i piani alti, ma preferiamo in questo caso non fidarci troppo del cronometro. Lo stesso che ha voluto rincorrere il giovane Toprak Razgatlioglu, addirittura quarto di giornata davanti alla BMW di Tom Sykes (+0.613).

Non male come prestazione quella offerta dal 66 con la S1000RR, che sembra stia bruciando le tappe. Con la moto tedesca Tom ha fame di raggiungere grandi traguardi e l’inizio è incoraggiante. Alle sue spalle spicca poi la Kawasaki di Leon Haslam e le Yamaha di Michael van der Mark e Marco Melandri, separate da un solo decimo. In Portogallo il ravennate prosegue il proprio lavoro di bilanciamento della moto, nodo da risolvere emerso dopo i test di Portimao.

Nei primi dieci anche la BMW di Markus Reiterberger, mentre rimane fuori la Yamaha di Sandro Cortese. Lontana anche la Panigale V4 di Laverty, chiamata a fare i conti con due secondi di gap. Addirittura oltre i tre quelli della Honda di Alessandro Delbianco.

Saltando alla SuperSport, Cluzel primeggia sul connazionale Mahias. Domani ultimo giorno con conclusione prevista per le 18.

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