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MotoGP, Rossi: “Bagnaia e Morbidelli? Se dovessero battermi, mi irriterebbe”

Il 46 a "Che Tempo che fa": "Crescere i ragazzi dell'Academy mi mantiene giovane. La nuova Yamaha avrà i colori blu e nero, sarà un po’ interista”

MotoGP: Rossi: “Bagnaia e Morbidelli? Se dovessero battermi, mi irriterebbe”

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Era uno degli ospiti più attesi della puntata di “Che Tempo che fa”. A distanza di dieci anni, Valentino Rossi è tornato nel salotto di Fabio Fazio. L’ultima volta fu nel 2009, la stagione del nono titolo iridato. Adesso il 46 insegue il decimo e tra una settimana inizierà l’assalto. Prima però andrà a Jakarta, dove il 4 febbraio toglierà il velo alla M1.  

Quest’anno presenteremo la Yamaha in Indonesia e c’è molta attesa – ha commentato il pesarese – mostreremo la nuova livrea e non posso dire più di tanto, dato che è un segreto. Il colore? Dal momento che il brand della Casa è blu e lo sponsor nero,  dire che è  una moto un po’ interista. Forse sul parafango ci sarà un po’ di terra di siena. Blu oltremare? Ci stiamo quasi andando vicino”.

Valentino Rossi coglie poi l’occasione per tuffarsi nel passato e raccontare la passione per le due ruote.

Nell’89 ho iniziato con la minimoto, poi a 15 anni è stata la volta dell’Apecar, che lo utilizzavo per andare a scuola, dato che con lo scooter avevo freddo in inverno. A scuola arrivavo quasi sempre in ritardo e dovevo prendere delle scuse, dato che mi alzavano all’ultimo”.

Il rapporto con la scuola non è stato certo dei migliori per il 46.

“Una volta dissi alla maestra che storia dell’arte non mi interessava e lei la prese male. Mi rispose: “Non penserai mica di diventare ricco con quelle moto lì?”

Di sicuro nel Motomondiale ha trovato fortuna.

“Ho scelto di correre col 46 perché era il numero che già utilizzava mio padre – ha ricordato – inoltre suona bene”.

La carriera di Valentino è stata caratterizzata dalle vittorie e dai tanti festeggiamenti originali.

Sono contento perché molte persone si sono appassionate alle moto grazie ai miei successi. Quando ero giovane io e i ragazzi del fanclub non volevamo limitarci a una semplice festa sul podio, così abbiamo deciso di fare qualcosa di diverso come la bambola gonfiabile e molte altre stupidaggini del genere. Una volta sono pure corso in bagno”.

Tra i trionfi uno su tutti conserva un sapore speciale.

“Quella di Welkom è la vittoria più bella, la prima con la Yamaha. Tra l’altro quella moto è presente nella mia camera. Il GP del Sudafrica rimane  un momento storico della mia carriera, dato che mesi prima avevo lasciato la Honda con cui ho ottenuto tanti successi e volendo potevo proseguire su quella strada”.  

Le prestazioni di Rossi in pista hanno contagiato diversi personaggi del mondo dello spettacolo, tra cui Brad Pitt.

“Lui è un grande appassionato di moto, viene spesso alle gare. Io gli dissi che anche a me sarebbe piaciuto essere come lui per un sacco di motivi che preferisco non elencare (ha scherzato)”.

La mente del pesarese è però concentrata sul presente, dove Rossi dovrà fare i conti con due giovani italiani nella classe regina in questo 2019.

Quest’anno mi ritroverò Bagnaia e Morbidelli in MotoGP e se mi arriveranno davanti un pochettino mi irriterà (ha sorriso). Con loro e tutti gli altri ragazzi dell’Academy giriamo in moto al Ranch, ci sfidiamo e condividiamo diversi momenti. Aiutarli e insegnargli è un modo per rimanere giovani e ci spingiamo a vicenda per migliorare. Mi sento molto vicino a loro per la passione che nutrono per le moto”.

Di sicuro l’asticella si è alzata e  Rossi non lo nega.  

In queste ultimi anni il modo di guidare è cambiato molto ed è dovuto soprattutto alla tecnologia, in particolare l’elettronica. Adesso puoi piegare molto di più e vediamo tanti piloti che guidano come se fossero appesi alla moto”.

La moto è nel DNA di Valentino e negli studi di via Mecenate ecco entrare la Yamaha che Rossi ha sfoggiato a Goodwood.

Questa moto ha una grafica storica che risale agli anni 70. A casa conservo tutte le Yamaha con cui ho vinto i mondiali. Le uso per spostarmi  da un punto all'altro della casa, tipo dalla camera al bagno ( ha scherzato). Prima di ogni gara trascorro circa 40 minuti al fianco della moto ,le parlo, per certi versi è come se fosse un’uscita romantica”

Non manca poi uno sketch con Luciano Littizzetto, che si improvvisa ombrellina e sale in moto.

“Vestita così dici comunque la tua Luciana – ha commentato Valentino - vieni in Qatar a farmi da ombrellina? Corriamo di notte con le luci ed è affascinante.  Come ti vedo sulla moto? Ti vedrei bene come pilota,  tu dici che non sei alta, ma quasi tutti i piloti hanno la tua stessa altezza".

 

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