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Ducati Hypermotard 950: ritorno alle origini

ANALISI - La nuova incarnazione della Fun Bike totale secondo Ducati ha una base tecnica di alto livello. Cattivissima la versione SP

Moto - News: Ducati Hypermotard 950: ritorno alle origini

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La famiglia Hypermotard occupa un posto speciale nel cuore dei ducatisti. Arrivata nel 2007 sul mercato dopo aver fatto innamorare tutti al Salone di Milano del 2005, la moto di Borgo Panigale ha letteralmente inventato un segmento, con un mezzo dal carattere focoso e ruvido sia per l’aspetto estetico che per il comportamento dinamico. La Hypermotard  1100 non accettava compromessi e negli anni e con il succedersi delle evoluzioni, forse è stato anche leggermente perso il carattere di quella prima cattivissima versione.

Con la 950 presentata a Milano in occasione di EICMA 2018, Ducati ha voluto cambiare rotta, regalando una versione della motardona che richiama in tantissime soluzioni, anche estetiche, la prima versione. Il tutto però condito da uno sviluppo tecnologico che in quasi 13 anni ha fatto passi da gigante..

Scopriamo quali sono le principali caratteristiche delle due versioni della Hypermotard 950, che nella sua SP è ancora più affilata e pronta alla guida d’attacco, ovvero il perfetto terreno di caccia per questa moto.

DUCATI HYPERMOTARD 950 - POSTO DI COMANDO

La strumentazione è rappresentata da uno schermo TFT da 4,3 pollici caratterizzato da una grafica del tutto simile a quanto già ammirato sulla Panigale V4. Tantissime le funzioni disponibili tra cui navigare, dai differenti Riding Mode ai settaggi dei diversi sistemi elettronici, il tutto pensato per trasmettere con immediatezza tutte le informazioni al pilota.

Ia nuova strumentazione con schermo TFT DA 4,3"

Fianchi più stretti di 53 mm rendono più facile al pilota toccare con entrambi i piedi a terra, mentre la posizione è stata leggermente rivista, con un manubrio dalle quote differenti rispetto al passato, caratterizzato da una posizione più aperta di 7°. Diverse anche le due selle, con quella della SP che troviamo piatta, perfetta per la guida stile motard.

DUCATI HYPERMOTARD 950 - MOTORE PIU' LEGGERO E PIU' POTENTE

Il propulsore della Hypermotard 950 ha un legame molto stretto con quello che equipaggia l’enduro stradale Multistrada 950, uno dei modelli di maggior successo per Ducati negli ultimi anni. Il Testastretta 11° è accreditato in questa versione da 937 cc di 114 CV a 9.000 giri/minuto. Performance ottenute grazie ad una rivisitazione del rapporto di compressione, portato a 13,3:1 contro il 12,6:1 della precedente versione. Si è intervenuti anche sul profilo delle camme di scarico e anche il nuovo doppio silenziatore posizionato sotto la sella è stato studiato per definire il nuovo carattere della Hypermotard 950.

Rivisto il Testastretta 11° da 114 CV di potenza massima

Per la nuova Hypermotard non è stato cercato dai tecnici di Borgo Panigale un picco elevato di potenza, bensì un carattere più in linea con l’indole della Fun Bike ed il risultato è una coppia di 9,8 kgm disponibile quasi totalmente già da bassi regimi. Secondo la scheda tecnica, a partire da 3.000 giri si può infatti contare sull’80% della coppia disponibile.

A tenere a bada un carattere che promette di essere esuberante ci pensa un’elettronica di primo livello. Ducati ha infatti dotato la Hypermotard 950 dei seguenti componenti, rendendola un autentico concentrato di tecnologia.

ABS Cornering Bosch - Regolabile su 3 livelli di intervento e che al livello 1 mette a disposizione la funzione Slide By Brake, ovvero un sogno per chiunque voglia mettere la moto di traverso senza rischiare troppo.

Ducati Traction Control Evo - Il controllo di trazione lavora in stretta connessione con l’avanzata piattaforma inerziale della Bosch e incrociando i dati su angolo di piega della moto e apertura del gas, fornisce al pilota il miglior livello di intervento per quella situazione.

Ducati Wheelie Control - Gestisce l’erogazione della potenza in modo perfetto per garantire la giusta quantità di spinta nel momento in cui si cerca di impennare la moto. La Hypermotard è già nota per essere una delle migliori moto nelle pratiche da teppista, questo piccolo aiuto elettronico potrebbe renderla l’arma totale per gli aspiranti impennatori seriali.

Ducati Quick Shift Evo - Previsto di serie sulla versione SP e come accessorio sulla standard. Gestisce le cambiate per renderle sia più veloci che più sicure. Il sistema ‘legge’ infatti l’angolo di piega nel momento in cui si sta cambiando rapporto, correggendo la velocità di intervento

DUCATI HYPERMOTARD 950

DUCATI HYPERMOTARD 950 - IMMORTALE TRALICCIO

Rinnovato completamente anche il telaio, sempre a traliccio d’acciaio. La nuova configurazione ha consentito di risparmiare 1 kg sulla bilancia, portando il valore a 200 kg in ordine di marcia che diventano 198 per la sorella SP. Un risparmio di circa 4 kg rispetto al precedente modello.

Sono però i valori delle quote ciclistiche che probabilmente influenzeranno maggiormente il cambio di carattere di questa moto. L’inclinazione del cannotto di sterzo si attesta sui 25°, mentre l’avancorsa si porta a 104 mm. Valori che sono tesi alla ricerca della stabilità, senza ovviamente penalizzare la tipica agilità della Fun Bike bolognese.

L’interasse tra le due versione è leggermente differente con 1493 mm che diventano 5 in più sulla SP, dotata di sospensioni Ohlins sia per la forcella che per il mono. Resta invece Marzocchi l’equipaggiamento della versione base. Diverse anche le due selle, con la SP che conta su una sella piatta perfetta per la guida stile motard.

Ulteriore lavoro per diminuire il peso è stato fatto sull’impianto frenante, rappresentato all’anteriore da una coppia di pinza radiali monoblocco M4.32 Brembo. Immancabile la pompa radiale per il comando del freno, regolabile in 5 posizioni.  Le nuove flange in alluminio dei dischi da 320 mm hanno permesso di limare 600 grammi di peso, che sulle masse non sospese di una moto rappresentano un valore di tutto rispetto. Al posteriore resta il singolo disco da 245 mm

Per la standard il primo equipaggiamento è affidato alle Pirelli Diablo Rosso III, pneumatici che hanno permesso di risparmiare ulteriori 800 grammi sulla bilancia rispetto al precedente modello. Sulla SP si trovano invece le più sportive Supercorsa SP, pensate anche per un uso intenso in circuito. I cerchi Marchesini in alluminio forgiato rappresentano l’ulteriore chicca che impreziosisce le dotazioni di serie della versione SP.

Adesso però la parola passerà alla strada perché presto saremo impegnati nel mettere alla frusta questa nuova versione della motardona bolognese e vi racconteremo come va su strada e in pista e soprattutto tutte le emozioni che è in grado di trasmettere. Stay Tuned!

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