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SBK, Sacchetti: Laverty? si toglierà qualche sassolino dallo stivale!

Il team Go Eleven, da Kawasaki a Ducati: "grazie alla V4 e ad Eugene sappiamo che non faremo solo numero"

SBK: Sacchetti: Laverty? si toglierà qualche sassolino dallo stivale!

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Passare da Kawasaki a Ducati non significa semplicemente svestirsi da una camicia di color verde ed indossarne una tinta di rosso e Denis Sacchetti, team manager Go Eleven, se ne è reso conto immediatamente.

Dopo 8 anni di collaborazione con l’azienda giapponese, la squadra italiana punta sulla nuova V4 R, una moto nuova, tutta da scoprire, che sarà affidata al neo acquisto Eugene Laverty. Per il team e per l’irlandese il conto alla rovescia che porta allo sbarco di Phillip Island è già iniziato ed il tempo stringe.

Infatti, lavoriamo giorno e notte per allestire e preparare tutto - conferma Denis - questo è un anno davvero importante: passiamo ad una moto di un livello diverso a quella avuta sino al 2018, con un pilota di prestigio. Non sappiamo se saremo pronti nei tempi giusti, sarà una rincorsa, un conto alla rovescia spietato. I test sono prefissati per i giorni 23 e 24 a Jerez, più quelli del 27 e 28 a Portimao, poi torniamo a casa, sistemiamo due cose e spediamo il materiale in Australia. Per noi è tutto nuovo, dobbiamo, addirittura, realizzare i cavalletti per alzare la moto e le chiavi per smontarla e rimontarla. Le aspettative sono alte ed alto è l’investimento di tempo e denaro che stiamo dedicando alla partenza della stagione”.

Hai cambiato mondo, in tutti i sensi.

Decisamente. Entrare in Ducati non è stato facile, anche perché l’azienda sta vivendo un momento storico: il passaggio dalla bicilindrica alla quattro cilindri apre una nuova era per la Casa bolognese e non è stato semplice ‘convincere’ Ducati a fornirci la quarta moto in griglia: la nostra richiesta è arrivata in extremis, ma un programma serio e di lunga durata più la carta Eugene Laverty ha spinto lo staff di Borgo Panigale a rimescolare il mazzo, sino a realizzare una ulteriore V4 R.

Ho notato subito che, rispetto a quello Kawasaki, l’ambiente Ducati è molto più famigliare. Ci si può confrontare con gli uomini della Rossa, c’è sempre qualcuno che lavora al tuo fianco, mentre lo staff di Akashi è più freddo, professionale e competente, certo, ma distaccato. In Ducati si lavora fianco a fianco, noi possiamo fornire informazioni al reparto corse, con Kawasaki questo non poteva accadere. È una esperienza bella ed emozionante, facendo parte dei team Ducati siamo ora più considerati ed importanti di quanto non lo fossimo nel passato. Allo stesso tempo, sentiamo ansia e paura, vogliamo essere all’altezza, soddisfando quello che la gente si aspetta da noi".

La Casa vi fornirà tutte le evoluzioni tecniche?

I risultati decretati dalla pista faranno la differenza, l’accordo prevede che Ducati ci metterà a disposizione ogni componente ed evoluzione fornita al team Aruba ufficiale, starà a noi decidere se utilizzarli o meno, la collaborazione con Ducati è diretta, il resto dipenderà da noi”.

Avrete Laverty, un vice campione del Mondo che vanta tanti successi e podi.

“Fuori dalla pista Eugene è una persona semplice, serena, un personaggio simpatico, tutto fuorchè un fighetto che se la tira. Quando sale in sella, Laverty è un talento, ha ancora voglia di far vedere il suo valore. Laverty vuole torgliersi qualche sassolino dalle scarpe, anzi, dagli stivali, e noi di Go Eleven anche. Sappiamo di poter disporre della stessa potenza di fuoco dei team ufficiali, però vogliamo ottenere ciò che ci meritiamo. La nostra voglia non è seconda a quella degli avversari”.

Il campionato SBK proporrà diverse novità e Denis, da ex pilota, considera ogni fattore, da chi ha mollato e chi ritorna, sino al format della tre giorni.

Si sapeva che MV potesse uscire, peccato per Aprilia, che vuole investire solo il MotoGP: la RSV4 Superbike è ancora una moto competitiva, secondo me per loro è una occasione persa perché con il ritorno di due colossi quali Honda e BMW, mi viene da dire che il campionato non è così male come qualcuno lo vuole dipingere. La terza gara potrà aumentare il numero di appassionati, quella sprint dovrebbe essere addirittura la più avvincente del weekend, sebbene sarà anche la più impegnativa per piloti e meccanici”.

Sarà ancora Rea con la Ninja o il team Ducati Aruba può infastidirlo?

Secondo me il team Ducati ufficiale può rompere le palle a Rea con la Kawasaki. Entrando a Borgo Panigale si respira solo una cosa: la voglia e la determinazione di battere Rea e la Ninja. In Ducati farebbero di tutto per riuscirci ed io, avendo avuto la Kawasaki per anni, posso dire che la nuova V4 abbia un potenziale impressionate, ancora più alto di quando dimostrato sin’ora. I piloti ufficiali potranno giocarsi il titolo già quest’anno, Davies ha una bella occasione di vincere il campionato, Bautista anche. Sono convinto la V4 R sposti in alto il livello di tutte le moto sportive in commercio e di quelle presenti nel Mondiale Superbike”.

Ti piace tanto la nuova Ducati Superbike.

Mi piace così tanto che ho chiesto a Ducati una per me, ti fa davvero voglia di guidarla. Sono salito su una moto nei test di Jerez, poi ho chiamato Ducati: ‘ne voglio una per me’  perché, ripeto, la V4 R sposta in alto il livello delle supersportive stradali, dal motore alle ali, l’elettronica da MotoGP... per quanto riguarda Go Eleven, sappiamo che con Ducati non faremo più numero ma avremo, invece, la possibilità di giocarci posizioni importanti”.

 

 

 

 

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