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Zanetti: le ali della Ducati V4 a rischio divieto in SBK

Il collaudatore della Panigale V4: "si è deciso di omologarle perché allo scollino del Mugello si tiene aperto senza la sensazione di decollare. Il problema nel 2019 sarà la mancanza di dati"

SBK: Zanetti: le ali della Ducati V4 a rischio divieto in SBK

Tramontata l’ipotesi di poter disputare tutta la stagione SBK 2019, Lorenzo Zanetti sta lavorando per presentarsi al via del CIV, campionato affrontato lo scorso anno con la Panigale R del team Motocorsa.

Il bresciano, 31 anni, ha comunque un impegno molto prestigioso ed importante: lo sviluppo della nuova V4R è affidato anche a lui, che ha portato alla Casa bolognese doti di velocità e sensibilità tecnica.

“La possibilità di partecipare a tutto il campionato Mondiale è stata definitivamente accantonata - spiega Lorenzo - un paio di wild card  e la partecipazione al CIV sarebbero fattibili, vedremo se ci saranno le condizioni giuste. La cosa certa è che sarò ancora un collaudatore ufficiale Ducati, in programma c’è un fitto calendario di prove, spalmate in diversi circuiti europei. Il piano prevede almeno 10 test in questo 2019, utili per capire come aiutare il team Aruba e per portare avanti lo sviluppo della V4R, una moto nata bene e che ha un potenziale davvero alto da poter poter esprimere”.

Inizi a conoscere bene la nuova Ducati.

“Sin dalla prima uscita in pista, ho notato come la base della V4 fosse ottima. La bicilindrica era arrivata a fine carriera, la quattro cilindri ha dimostrato nei test di essere nata bene e di poter essere la nuova era Ducati in Superbike. I piloti ufficiali l’hanno provato nello scorso autunno in Spagna ed entrambi sono stati veloci, anche se...

Anche se?

Cronometro alla mano, Jonathan Rea è risultato, ancora una volta, il più veloce. Lui e la sua Kawasaki Ninja rappresentano una coppia perfetta, ed il pacchetto pilota - moto - team KRT è sempre quello da battere. Rea fa la differenza ovunque e comunque, avendo corso con lui alla 8 Ore di Suzuka, posso dire di conoscerlo davvero bene”.

Dove pensi che Rea sia più forte degli avversari?

“Johnny è veloce, costante, consistente, lavora molto. Queste caratteristiche lo accomunano a tanti campioni ma, se proprio devo trovare una cosa od un gesto che a lui riesce meglio degli altri, penso alla fase finale di gara: quando tutti hanno le gomme ormai consumate e difficili da gestire, Rea viaggia forte come se fossero i primi 4 o 5 giri. Riesce a farlo perché fa voltare la moto in uno spazio davvero esiguo, stressando meno le gomme Pirelli slick dedicate alle Superbike. Anche Davies e Sykes sono spesso velocissimi, ma Johnny consuma poco gli pneumatici e, quando i rivali sono costretti a rallentare, il numero 1 della Kawasaki può ancora essere veloce come nei primi passaggi. Io dico che Rea arriverebbe a centrare grandi risultati anche con una MotoGP ufficiale”.

Quindi, cosa devono fare i piloti Ducati per poterlo battere?

La V4R è tutta da scoprire, lo scoglio principale di quest’anno sarà nel capire quali problemi si dovranno risolvere di tracciato in tracciato: non avendo dati disponibili dedicati alle relative piste Mondiali, ogni gara sarà una esperienza nuova per tutti. Occorrerà agire in tempi brevi per poter essere subito competitivi, Davies e Bautista rappresentano una coppia forte. Chaz è stato vicecampione più volte, Alvaro ha vinto un titolo in 125, arriva nel team Aruba per fare bene e penso che ce la farà”.

Nel frattempo, come è evoluta la V4?

“La svolta è arrivata in estate, periodo in cui con il test team abbiamo svolto diverse ed importanti prove. La nuova V4R somiglia ad una MotoGP, questo è stato già detto, ma non è una MotoGP: rigidezze e doti di torsione della Desmosedici sono diverse da quelle richieste su una Superbike, anche a causa delle gomme. Le Michelin hanno necessità più estreme se paragonate a quelle Pirelli per le Superbike. La MotoGP, anche grazie al cambio seamless, accelera più forte e prende velocità in spazi e tempi minori”.

La V4R si presenterà con le ali.

“Io ho guidato la versione senza ali, poi, provando la V4 ‘alata’, abbiamo deciso di omologare la V4R con le ali, poiché più stabile alle alte velocità. Per esempio, nel famigerato scollino del Mugello, mi presentavo con la Ducati a gas pieno senza aver la sensazione di decollo presente sulla versione sprovvista di ali”.

Ora le altre Case che faranno? Si muoveranno in tal senso, adeguandosi?

“Semplice: si adegueranno o le faranno vietare”.

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