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Supera i 162 milioni di Euro l'indotto generato da Misano World Circuit

Lo studio commissionato a Trademark Italia: 710.000 le rooming night prodotte nel 2018 nella Provincia di Rimini. Domani la presentazione dei dati a Motor Bike Expo alla fiera di Verona  

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 E’ stato di oltre 162 milioni di euro l’impatto economico prodotto sul territorio della provincia di Rimini dall’attività di Misano World Circuit nel 2018. Lo ha misurato lo studio commissionato da MWC a Trademark Italia, che nel corso dell’attività dello scorso anno ha indagato e misurato, infine rielaborato e tradotto in numeri l’indotto economico prodotto da MWC con le manifestazioni organizzate.

L’obiettivo affidato a Trademark Italia è stato quello di analizzare in maniera scientifica i benefici e gli effetti economici (diretti e indiretti) generati da tutti gli eventi, sia quelli connotati da un profilo sportivo che quelli di natura commerciale.
 
Si tratta di un risultato eccezionale, al quale contribuiscono diversi fattori, fra i quali la sinergia pubblico-privato e l’impareggiabile contesto della Motor Valley.
 
“Misano World Circuit - spiega Luca Colaiacovo, Presidente della Santa Monica SpA - interpreta e rilancia la capacità del motorsport di innovare. Il circuito è un contenitore nel quale l’eccellenza tecnologica è al limite della sperimentazione. Stiamo attenti alle indicazioni e investiamo costantemente”.
 
Fra i valori più significativi emersi dall’analisi, si segnala quello relativo alle presenze turistiche prodotte nell’area riminese dai 281 giorni di attività del circuito, un dato che supera le 710mila room night (tra addetti ai lavori, spettatori ed accompagnatori), il 90% delle quali si concentra nelle strutture ricettive della provincia di Rimini.

La rilevazione assegna al movimento prodotto dalle attività svoltesi a Misano World Circuit il 3,4% delle presenze nelle strutture ricettive della provincia di Rimini ed un giro d’affari di circa 62,5 milioni di euro per la sola componente ‘alloggio’ prodotto da addetti ai lavori, spettatori ed accompagnatori.
E’ proprio la spesa relativa ai servizi ricettivi (alberghieri ed extralberghieri) a raccogliere e concentrare la quota maggiore: il 38,6% del totale. La seconda componente di spesa riguarda il food & beverage, ovvero i consumi per ristorazione, bevande e altri extra, che raggiunge i 42,4 milioni di euro (il 26,2% del totale). Altri 22,8 milioni di euro (il 14,1%) vengono spesi per divertimento e shopping; infine 7,1 milioni di euro (il 4,4%) riguardano i trasporti e parcheggi (pubblici e privati locali).
 

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