Tu sei qui

SBK, Rinaldi: la terza gara? Sarà difficile da gestire per tutti

"Si rischia di compromettere Gara2. Può essere utile per chi fatica nelle corse più lunghe. La Panigale V4 è una ottima base. Punto alla top 5, magari con dei podi"

SBK: Rinaldi: la terza gara? Sarà difficile da gestire per tutti

Si parla spesso della “Grande occasione” sia nello sport che nella vita, e nel caso di Michael Rinaldi la stagione alle porte può essere una degna rappresentazione del concetto. Il 24enne romagnolo ha già saggiato il mondiale Superbike l’anno scorso, correndo solo le gare europee da fresco campione della Stock1000. “La scorsa stagione mi ha aiutato a crescere – spiega – e capire quale fosse il mio livello. Ho raccolto tante info, ci sono state gare soddisfacenti ed altre meno nonostante il fatto che, correndo solo le tappe europee, ho sempre dovuto un po’ rincorrere gli avversari sbagliando a volte strada”.

Ora però come detto c’è un’altra avventura dalla grande importanza di cui parlare. Il team Barni infatti ha scelto di salutare Xavi Fores e di puntare sul #21, regalandogli la sua prima stagione completa tra le derivate dalla serie. “Sono davvero felice di avere questa opportunità e di continuare a far parte della famiglia Ducati. Partiamo alla pari degli altri sia per numero di gare che per numero di test, cosa molto importante dato che ci permetterà di lavorare con più calma sotto tutti i punti di vista”.

Ovviamente Ducati significa V4. Quali sono state le prime impressioni in sella?

“Purtroppo non abbiamo potuto svolgere due giorni interi di test ad Aragon, dato che il secondo giorno è piovuto, ma la prima impressione però è stata buona. La moto è totalmente diversa, è più potente ma al tempo stesso più dolce, più rigida e stabile, direi che Ducati ci ha sicuramente fornito un’ottima base da cui partire”.

Hai avuto modo di scambiare qualche impressione con Davies o Bautista?

“Ho parlato con Chaz, dato che era l’unico ad Aragon e non conosco ancora Alvaro, e posso dire che abbiamo avuto quasi le stesse identiche impressioni. Ora il nostro obiettivo è ovviamente anche quello di fare sviluppo per arrivare in Australia al meglio, ed il fatto che fossimo entrambi positivi e sulla stessa lunghezza d’onda è un ottimo punto a favore”.

Parliamo del nuovo regolamento. Cosa ne pensi di questa terza gara?

“La mia opinione conta poco, devo prenderla così com’è e prepararmi di conseguenza, dato che consegna punti seppur con il punteggio dimezzato. È sicuramente particolare, occorre stare attenti a non compromettere Gara2 e lavorare tutti di più. Non la considero pericolosa, magari può aiutare chi fatica a gestire le gare più lunghe: ecco probabilmente sarà difficile da gestire sia per i piloti che per le squadre, dato che il tempo tra questa corsa e Gara2 è poco”.

Le novità riguardano anche le case. Cosa ne pensi dell’arrivo in veste ufficiale di BMW ed Honda?

“Il fatto che ci siano più case impegnate ufficialmente può solo che alzare il livello ed il prestigio del campionato. Il loro livello potrò scoprirlo solo nei primi test, e se sapranno stare davanti a me dovrò lavorare per invertire la cosa il prima possibile (ride ndr)”

In chiusura, qual è il tuo obiettivo per la prossima stagione?

“L’anno scorso nonostante tutto siamo stati vicini alla top five in alcune gare, ed a Imola ho fatto anche qualche giro in testa, quindi direi di ripartire da lì e crescere. Ci sono piste che non conosco e lì sarà importante non porsi particolare obiettivi per non fare errori, mentre nelle piste che conosco posso ambire a stare nei primi cinque raccogliendo magari qualche podio, anche se nella Superbike attuale non è facile”.


Articoli che potrebbero interessarti