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Multe e bolli vecchi: parte la rottamazione

Ecco come fare per pagare i debiti senza oneri eccessivi

Moto - News: Multe e bolli vecchi: parte la rottamazione

Vi ricordate della pace fiscale? Adesso l’Agenzia delle Entrate da altre indicazioni su come pagare multe e bolli vecchi, rispettivamente per le infrazioni al Codice della Strada e per le tasse di proprietà delle moto (e delle auto) da versare alle Regioni, relativi al periodo 2000-2010.


Di cosa si tratta


Per “fare la pace” con i creditori, il legislatore ha introdotto la definizione agevolata, la cosiddetta rottamazione delle cartelle esattoriali inviate dall’Agenzia delle Entrate: consente di estinguere i debiti iscritti a ruolo contenuti negli avvisi e nelle cartelle di pagamento per pendenze relative al periodo 2000-2010. Come? Attraverso il versamento delle somme dovute senza, però, corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Inoltre, si può scegliere se pagare in un’unica soluzione o se rateizzare le somme dovute in 10 rate ripartite in 5 anni. Chi intende aderire deve presentare l’apposita domanda entro il 30 aprile 2019.


Che succede


Chi ha aderito alla Definizione agevolata 2000/17 (cosiddetta “rottamazione-bis”) e ha pagato le rate di luglio, settembre e ottobre entro il 7 dicembre, rientra automaticamente nei benefici previsti dalla “Definizione agevolata dei carichi affidati all’Agente della riscossione” dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 (cosiddetta “rottamazione-ter”). L’Agenzia, senza alcun ulteriore adempimento a carico del debitore, invierà al contribuente entro il 30 giugno 2019 una “Comunicazione” con il differimento dell’importo residuo da pagare relativo alla “rottamazione-bis”, ripartito in 10 rate di pari importo (5 anni), con scadenza il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno, a partire dal 2019. Gli interessi a decorrere dal 1° agosto 2019 saranno calcolati nella misura dello 0,3%.


Come rimanere aggiornati


Per maggiori informazioni sulle modalità di adesione e per scaricare modelli, c’è la sezione dedicata alla Definizione agevolata 2018. In breve, si può scegliere di pagare in un’unica soluzione o fino a un massimo di 18 rate consecutive (5 anni) di cui le prime due con scadenza al 31 luglio e 30 novembre 2019. Le restanti 16 rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno fino al 2023. La prima e la seconda rata sono pari al 10% delle somme complessivamente dovute con la Definizione agevolata, le restanti rate invece sono di pari importo. Scegliendo di pagare gli importi della Definizione agevolata in un’unica rata, la scadenza è fissata dal legislatore al 31 luglio 2019.


C’è un… “trucco”


Per sapere quali sono le cartelle e gli avvisi che rientrano nell’ambito applicativo della Definizione agevolata 2018 ai sensi del D.L. n. 119/2018 e quelli esclusi, si può richiedere il Prospetto informativo tramite l’apposito form online, allegando sempre la documentazione prevista per il riconoscimento, o puoi scaricarlo direttamente entrando in area riservata.


Meglio il fai-da-te


Chi intende aderire alla Definizione agevolata 2018 può presentare la domanda di adesione in modo semplice e veloce compilando, entro il 30 aprile 2019, l’apposito form online allegando la prevista documentazione per il riconoscimento. In alternativa al form online, è possibile presentare la domanda di adesione alla Definizione agevolata 2018 entro il 30 aprile 2019: alla casella pec della Direzione Regionale di Agenzia delle entrate-Riscossione di riferimento, inviando il Modello DA-2018, debitamente compilato in ogni sua parte, unitamente alla copia del documento di identità. La domanda deve essere trasmessa tramite posta elettronica certificata (pec); presso gli Sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione presenti su tutto il territorio nazionale (esclusa la regione Sicilia) consegnando il Modello DA-2018 debitamente compilato e firmato.


Il risultato


La legge prevede che Agenzia delle entrate-Riscossione invii al contribuente entro il 30 giugno 2019 una “Comunicazione” di accoglimento della domanda contenente l’ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della Definizione agevolata 2018, la scadenza delle eventuali rate e i relativi bollettini di pagamento o di eventuale diniego.


Per chi è in difficoltà


La Legge di Bilancio 2019 prevede il cosiddetto “Saldo e stralcio”, ossia una riduzione delle somme dovute, a titolo di capitale e interessi di ritardata iscrizione, per alcune tipologie di debiti riferiti a carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017, per quei soggetti - persone fisiche - che versano in una grave e comprovata situazione di difficoltà economica. 


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