L’efficacia dell'auto-pilot, oggi introdotta sulle auto elettriche Tesla, è uno degli argomenti che scalda di più gli animi nel mondo delle due e quattro ruote. Se è vero infatti che la maggior parte degli incidenti sono causati dal mancato rispetto delle regole del codice della strada e dalle distrazioni al volante, che la guida semi-autonoma riduce allo 0, è altrettanto acclarato che gli auto-pilot al momento hanno qualche difficoltà a percepire i mezzi a due ruote, specialmente quando si attraversa la corsia.
Provare per credere
E’ stato il blogger Scott Kubo, con la sua personale Tesla Model 3, a mostrare come i sistemi di auto-pilot del marchio “green” di Elon Musk abbiano qualche difficoltà a tracciare percorsi e presenze dei mezzi a due ruote. L’ostacolo più grande per i sistemi di guida semi-autonoma è la poca tridimensionalità delle moto, lunghe e sottili, e quindi più difficilmente “sagomabili” dai sensori delle auto.
Hi-tech, ma non basta
Il secondo “contro” è rappresentato dalla tecnologia in uso sulle vetture: le 8 telecamere possono processare 200 frame per secondo, il che significa che ognuna di esse arriva a 25fps. Una cifra lontana dalle recenti telecamere e anche dalle fotocamere degli smartphone più usati, che arrivano fino a 240 fps per camera. Il modo migliore per capire quanto siamo lontani da un vero ed efficace sistema di guida autonoma, (ed è giusto ricordare come Tesla dichiari che il suo sistema è un supporto che aiuta, ma non sostituisce l’automobilista) è guardare il video che Scott Kubo ha girato sulla sua Model 3.