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SBK, Laverty: ogni pilota vorrebbe guidare una Ducati

Eugene ed il team Go Eleven vogliono sfidare le formazioni factory. Denis Sacchetti: "avremo lo stesso materiale della squadra ufficiale"

SBK: Laverty: ogni pilota vorrebbe guidare una Ducati

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Aveva seriamente rischiato di rimanere a piedi o, perlomeno, di rinunciare ad una sella in Superbike, invece, anche nel 2019 Eugene Laverty sarà al via nella massima competizione delle derivate di serie.

L’irlandese ed il team Go Eleven hanno raggiunto un accordo in extremis e, per entrambi, sarà un cambiamento non da poco: il pilota passa da Aprilia a Ducati, la squadra lascia la Kawasaki, affidata nel 2018 a Roman Ramos, e prepara una Panigale V4R, con l’obiettivo di infastidire le formazioni factory.

Laverty, pilota abituato al podio e ancora voglioso di bagarre nel gruppo dei più veloci, sa che la sfida non sarà delle più semplici ma, proprio durante la presentazione del team tenutasi in Piemonte, il numero 50 ha suonato la carica:la Ducati è una moto che ogni pilota vorrebbe guidare almeno una volta nella propria carriera - ha dichiarato - ed ho voluto accettare con entusiasmo la proposta del team Go Eleven. Denis Sacchetti mi ha trasmesso tutta la sua passione di ex pilota, costituiremo una squadra molto seria e, con il lavoro, faremo bene. Il mio obiettivo è tornare sul gradino più alto del podio, il vero ‘problema’ è sempre lo stesso: Jonathan Rea. So però che Ducati ha fatto un lavoro straordinario, io non vedo l’ora di scendere in pista”.

Sacchetti, da ex corridore, è carico quanto Laverty: la Ducati è un sogno che si avvera - ha svelato - sono orgoglioso di lavorare con un'azienda così fantastica. Avremo a disposizione lo stesso materiale del team Aruba ufficiale, saranno quindi le squadre ed i piloti a fare la differenza. Penso che Eugene sia uno dei pochi piloti a poter battere Rea, a noi piacerebbe diventare la migliore squadra indipendente e giocarci qualche podio”.

 

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