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MotoGP, Tebaldi: “Valentino sarà ancora più affamato con Bagnaia e Morbidelli”

Parla il braccio destro del Dottore: “Pecco e Franco sono gli allievi che vogliono superare il maestro, ma Vale lo sa, tra loro sarà una sfida sana”

MotoGP: Tebaldi: “Valentino sarà ancora più affamato con Bagnaia e Morbidelli”

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Non è uno di quelli che ama i riflettori, preferisce infatti rimanere nell’ombra, anche se gran parte delle responsabilità sono tutte sulle sue spalle. Stiamo infatti parlando di Alberto Tebaldi, “l’Albi” il braccio destro di Valentino Rossi, ovvero colui che cura tutte le attività del Dottore tra cui l’organizzazione del Ranch e allo stesso tempo il progetto legato alla VR46 Academy.

Anche per lui il Monza Rally Show rappresenta l’ultima fatica di fine stagione. Dopo il successo con Morbidelli nella scorsa annata, il 2018  ha regalato un’altra gioia, grazie al trionfo di Francesco Bagnaia nella stessa categoria. Non manca però un pizzico di rammarico per le difficoltà incontrate dal Dottore in sella alla M1, tanto da doversi accontentare del terzo posto in Campionato.

Alberto, una curiosità: come mai non partecipi al Monza Rally Show?

“Perché non sono veloce e competitivo, amo le corse di ogni genere, però con le auto da rally farei una figuraccia. Sicuramente Roberto Brivio e Uccio hanno maggiore esperienza rispetto a me, inoltre ammiro il fatto che non facciano mai danni. Anche quello è un aspetto da non sottovalutare (sorride)”.

Per voi della VR46 Academy si chiude un anno da incorniciare. Ve lo aspettavate?

“È una soddisfazione incredibile, dato che il risultato di Pecco conferma quello che è stato il nostro lavoro. Merito nostro, di Bagnaia e ovviamente di Sky. Lo dico perché  quando è nato questo progetto l’obiettivo non era la prestazione, ovvero puntare a vincere il Mondiale, ma fare emergere il talento. Direi quindi un progetto fatto per le persone. Se a tutto ciò aggiungiamo il traguardo di due titoli la soddisfazione è tripla”.

Cosa c’è di diverso tra il Mondiale di Morbidelli e quello di Bagnaia.

“Direi non tanto, anche perché il lavoro è lo stesso. Entrambi hanno un approccio simile alle corse e questo va poi a determinare tutto il resto. Sono due ragazzi talentuosi e soprattutto delle grandi persone”.

Nel 2019 l’attesa sarà per Luca Marini. Cosa bisogna aspettarsi?

“Luca è reduce da un Mondiale fantastico, nonostante i problemi di salute. Ha chiuso i test col miglior tempo in sella alla moto nuova e significa molto. Non mi spaventa il fatto che Luca possa sentire la pressione e questo è un aspetto incoraggiante. Ovviamente cambierà l’approccio, ma lui è un ragazzo che ha delle grandi basi e fondamenta. Se lui ottiene un risultato è perché lo costruisce”.

Saltiamo alla MotoGP. Il prossimo anno Valentino troverà sul proprio cammino Morbidelli e Bagnaia. Sarà ancora più affamato?

Sicuramente sì. Questo è un aspetto che mi fa molto riflettere, dato che  oggi ci ritroviamo con un qualcosa di inaspettato, ovvero Pecco e Franco entrambi in MotoGP. Quando guardo Vale penso infatti alla sua grandezza sportiva, perché lui sta dando tantissimo a loro, consapevole che se li ritroverà contro. Franco e Pecco sono gli allievi che giustamente vogliono impegnarsi per battere il maestro e credo che tutto ciò sia un bellissimo messaggio di una sfida sana tra di loro”.

Alberto torniamo un attimo indietro, alla stagione che si è poco conclusa, dove Marquez si è rivelato un martello. Cosa si potrà fare per contrastarlo nel 2019, anche perché lui continua ad alzare l’asticella?

Arrivati a questo punto nessuno può negare le qualità di Marquez, che già conoscevamo. Quello che bisogna fare è mettergli pressione e costringerlo a dare ancora qualcosa di più, evitando che lui controlli il Campionato come ha fatto nell’ultima stagione. Sappiamo benissimo che Yamaha sta lavorando sodo e noi tutti abbiamo fiducia in loro”.

Tu sei sempre al fianco di Valentino. Qual è stato il momento più difficile di questo 2018?

“Direi Aragon, uno di quei weekend complicati, dove l’ho visto particolarmente affranto. Ed è stata una cosa molto strana per me, dato che la caratteristica più grande di Vale è la sua forza continua. Lui è un rullo compressore e la sua energia non finisce mai. In quell’occasione però era tanto deluso, anche perché poi si è ritrovato a fare i conti con alcuni problemi alla M1 che sembravano essere risolti nelle gare precedenti e poi sono riapparsi”.

Un’ultima battuta: che Bulega vedremo nel 2019?

“Noi siamo sereni. Al di là di ciò che si è sentito dire nelle ultime settimane: conosciamo le potenzialità di Bulega e le difficoltà per cui non è arrivato a un certo risultato. Oltre a questo sappiamo bene tutto ciò che possiamo mettergli a disposizione. È entrato in un gruppo di lavoro con qualità umane e capacità di grandissimo livello”.

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