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SBK, Davies: "Il vero problema? Rea non deve sviluppare una Kawasaki nuova, Ducati sì!"

"Bautista non mi ha sorpreso: la Panigale ha qualcosa della MotoGP, è lui è un top rider. Deve adeguarsi alle Pirelli, io a motore e telaio, la velocità in curva del V4 è superiore al V2"

SBK: Davies: "Il vero problema? Rea non deve sviluppare una Kawasaki nuova, Ducati sì!"

Chaz Davies era presente a Jerez durante i test della MotoGP. La SBK aveva girato nei giorni precedenti e la presentazione della Panigale V4R si sta svolgendo in queste ore sul tracciato andaluso richiedeva anche la presenza dei piloti titolari in SBK della Casa di Borgo Panigale. Abbiamo sfruttato l’occasione di incontrarlo per parlare della nuova ammiraglia Ducati in versione SBK e di quali fossero le sue sensazioni al termine del test.

“Questo per me è stato il primo vero test sulla V4, perché ad Aragon le condizioni non erano perfette. Stiamo parlando di una nuova era per la Ducati, sulla moto non c’è niente di paragonabile con la Panigale V2. E' molto più simile ad una MotoGP”.

Ad ogni uscita conosci sempre meglio questa moto. Che idea ti sei fatto, dove può arrivare la V4 nel 2019?

“La moto è davvero interessante e credo che abbia un enorme potenziale, e dopo questa due giorni di test mi sento ancora più ottimista, mi sono sentito molto a mio agio in sella. Mi sento di essere all’inizio di una lunga storia, quindi l’importante sarà mettere assieme tutto il meglio che abbiamo provato, e continuare a divertirci e a lavorare a lungo. Sono molto felice riguardo le premesse che adesso abbiamo sul futuro”.

Tu sei stato senza dubbio il miglior interprete della Panigale V2. Pensi che il passaggio alla V4 richieda un grande cambiamento al tuo stile di guida?

“Credo che questa moto possa essere guidata come andava guidata la V2, ma abbiamo visto che guidando in un altro modo si possono trarre altri vantaggi. Quindi credo che il mio stile dovrà leggermente cambiare. Credo ci voglia una sorta di mix, perché come ho detto, questa si può guidare come la precedente Panigale V2, ma la V4 ti dà molte ottime sensazioni in ingresso e percorrenza curva. Con queste caratteristiche credo sia naturale tenere velocità di percorrenza leggermente superiori, perché mi restituisce sempre ottime sensazioni con l’anteriore”.

Insomma, è difficile anche fare paragoni tra le due moto. 

“Sono due moto molto diverse, davvero niente è paragonabile alla V2. Tutto è nuovo e sembra che tutto abbia un grande potenziale”.

Una delle sorprese positive del test è stata la velocità di Bautista, il tuo nuovo compagno. Te l’aspettavi subito così veloce? 

ALVARO BAUTISTA - TEST JEREZ DUCATI

“Onestamente mi aspettavo che Bautista potesse essere molto veloce già alla prima uscita in SBK. Ero certo che potesse essere veloce almeno quanto me, e anche più veloce. Per tutta una serie di ragioni credo che questa moto sia più simile alla MotoGP. Non so chi abbia più talento tra me e lui, ma la moto ha di certo molta tecnologia che viene dalla MotoGP, la struttura del motore viene dalla MotoGP. Quindi c’erano diverse cose molto familiari per lui”.

Sembra quasi che sia stato più facile per Bautista passare in SBK di quanto non sia stato per te passare dalla V2 alla V4.

“Non voglio dire che sia stato più facile per lui saltare dalla Desmosedici a questa e andare forte, di quanto non sia stato per me passare dalla V2 alla V4, ma il processo di apprendistato è diverso. Lui deve imparare a gestire le nuove gomme, mentre io devo capire come funziona il motore, il nuovo telaio. In un certo senso siamo allo stesso punto, anche se stiamo parlando di una SBK, ci sono tantissime cose che vengono dalla MotoGP, tutte cose che devo imparare a gestire. Da parte sua invece c’è da capire bene il comportamento delle gomme, che hanno caratteristiche molto diverse. Alvaro poi ha fatto un lavoro incredibile in MotoGP in questa stagione, tutti abbiamo potuto vedere il suo potenziale a Phillip Island, quando è quasi salito sul podio lottando con il gruppo di quelli davanti. E’ indubbiamente un top rider e non è stata una sorpresa per me”.

Alla vigilia della nuova stagione sembra che l’edizione 2019 del mondiale SBK possa essere più intrigante rispetto al recente passato.

“Io spero che sia così, che sia più combattuto. Ne abbiamo bisogno, il grosso problema di tutti in SBK è Johnny sulla sua Kawasaki, che avendo un’ottima base resta sempre più o meno simile ma sempre più veloce. Tutti gli altri stanno sviluppando la moto, Yamaha sta crescendo tanto. C’è senza dubbio ancora molto lavoro da fare per tutti, ma restiamo concentrati su quello che dobbiamo fare noi. Da parte nostra dobbiamo migliorare la Panigale V4 fino all’ultima gara della stagione. Questo è il mio obiettivo, non devo pensare troppo a cosa fanno gli altri. Io sento il potenziale di questa moto ed è importante adesso trovarlo e renderlo sfruttabile su tutte le piste. Sono ottimista per il 2019”.

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