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MotoGP, Marquez: "Adesso abbiamo un'aerodinamica Ducati style"

"Ho parlato con Jorge della Honda, e lui la pensa più o meno come me sulla moto. Adesso penso ad operarmi e poi a recuperare per Sepang"

MotoGP: Marquez: "Adesso abbiamo un'aerodinamica Ducati style"

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Marc Marquez ha chiuso il test di Jerez con il terzo tempo nella classifica combinata dei due giorni. Un test durante il quale lo spagnolo non ha mai realmente spinto al massimo, anche per scongiurare il rischio caduta, un'eventualità che era assolutamente da evitare viste le precarie condizioni della sua spalla. 

Honda ha portato tante novità a Jerez, con un serbatoio che è spuntato sulla moto di Lorenzo e che sembra molto simile a quello utilizzato dallo spagnolo in Ducati a anche con un pacchetto aerodinamico per l'anteriore che riprende in maniera abbastanza marcata l'ultima evoluzione utilizzata in gara sulla GP18. Una somiglianza che lo stesso Marquez non ha assolutamente negato.

"La nuova aerodinamica? L’ho provata ieri, oggi l’ha provata Jorge. E’ diversa, in un certo modo è come quella delle Ducati, è proprio così. Ma è diversa rispetto alla nostra precedente, e adesso dobbiamo lavorare sui dati per capire. Non si tratta di un cambiamento come tra il giorno e la notte, quindi è una questione di rifiniture".

Con Crutchow fuori combattimento e Lorenzo alla prima presa di contatto con la moto, Marc ha girato con la costante consapevolezza di avere il preciso dovere di non cadere per evitare di bloccare tutto il lavoro di sviluppo che grava completamente sulle sue spalle già da Valencia. Il primo passo dell'inverno per Marquez sarà dunque quello di sottoporsi ad un intervento di ricostruzione che gli permetta di correggere al massimo questa debolezza.

"Questo è stato l'ultimo impegno di una stagione molto lunga. Adesso l’idea è di operarmi la settimana prossima e dopo passare l’inverno a recuperare. Sarà un’operazione che richiederà parecchio tempo per recuperare al massimo e forse al test di Sepang non sarò proprio al 100%. Dovrò lavorare sia a febbraio che a marzo sul mio fisico per arrivare pronto ad inizio stagione".

Guardando a quanto fatto in pista, sei soddisfatto del lavoro svolto qui a Jerez?

MARC MARQUEZ TEST JEREZ

"Si, già stamattina ero a posto alla prima uscita e mi sentivo anche molto bene sulla moto, soprattutto dal punto di vista fisico. Ho lavorato abbastanza bene durante il giorno, in tutte le direzioni. Abbiamo lavorato sul motore, sull’elettronica, sul motore e anche per la Michelin. Abbiamo fatto un mix di tutte le informazioni raccolte e poi nel pomeriggio abbiamo montato la nuova morbida di Michelin al posteriore, che secondo me lavora abbastanza meglio della precedente. Così mi è uscito un buon tempo, ma non è questa la cosa realmente importante. L'importante era trovare la giusta direzione per lo sviluppo e l'abbiamo fatto". 

In quali aree avete lavorato oggi? Vi siete concentrati su un aspetto in particolare?

"Naturalmente abbiamo lavorato sul motore, che è un’area su cui possiamo ancora migliorare un po’, ma dobbiamo anche capire come migliorare sul telaio, perché ci sono alcune fasi della curva in cui perdo ancora troppo. Dobbiamo capire come migliorare sul telaio, perché questo è stato uno dei problemi principali del 2018".

Sei soddisfatto dei passi in avanti fatti con il nuovo motore? 

"Penso che piano piano siamo più vicini al livello ottimale. Quando inizi con un motore nuovo è normale che devi lavorare tanto, ogni giorno abbiamo fatto un piccolo step. Adesso dobbiamo vedere come lavoreranno gli ingegneri da casa, qui abbiamo raccolto molte informazioni per loro".

La Honda ha fatto un grande passo in avanti con la moto tra il 2017 e il 2018. Credi che anche la 2019 possa rappresentare un grande miglioramento?

"Il nostro obiettivo è fare un passo in avanti con la 2019, ma per fortuna la nostra è già una moto che lavora bene, quindi non dovevamo fare grossi cambiamenti. Meglio procedere piano, un passo alla volta, ed è il metodo che stiamo adottando. Serve per non perdere la strada, che poi è quello che già è successo nel 2015".

Oggi è stato molto veloce anche il tuo nuovo compagno. Come vedi Jorge in sella alla Honda? Sta migliorando velocemente.

"La realtà è che una cosa è un giro secco, una cosa il ritmo. Chiunque può essere molto veloce dopo due giorni di test su una pista in un singolo giro. Ma sul ritmo io mi sento davvero molto forte. Jorge sta lavorando nel modo corretto e questo è molto importante anche per la Honda, perché anche Nakagami oggi è stato molto veloce".

Ti sei già confrontato con lui sulla moto, scambiando magari commenti e idee sullo sviluppo?

"Non mi sono ancora confrontato nel box con Jorge. L’ho incontrato stamattina, proprio facendo colazione in albergo prima di venire in circuito. Abbiamo parlato giusto un paio di minuti, ma mi ha detto che sta capendo sempre di più la Honda, una moto che è molto particolare. Più o meno le nostre idee sulla moto sono simili".

Honda termina i test nel modo migliore. Credi da qui al prossimo test di Sepang possa cambiare molto per quanto riguarda i livelli espressi?

"Penso che adesso siamo in un buon momento. La stagione dei test è molto lunga, e adesso abbiamo raccolto tutte le informazioni che ci permetteranno di migliorare. Resta da capire quanto possano migliorare Yamaha, Suzuki, Ducati e anche gli altri, fino alla Malesia. In questi due mesi tutti lavoreranno molto e facilmente si faranno altri passi in avanti per tutti. Ducati sta lavorando molto bene. Yamaha ha qualche problema sul ritmo, mentre sul giro secco sono ancora velocissimi. Dovremo aspettare Sepang per capire".

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