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MotoGP, Nakagami: "Con la Honda 2018 è tutto più facile"

Takaaki 3° a Jerez e davanti a Marquez: "sono solo test, ma sono contento e penso di potere puntare alla Top Ten il prossimo anno"

MotoGP: Nakagami: "Con la Honda 2018 è tutto più facile"

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La sorpresa di Jerez ha gli occhi a mandorla e parla giapponese. Takaaki Nakagami si è preso la soddisfazione, con la Honda 2018, di firmare il 3° tempo assoluto e di finire anche davanti a Marquez. Niente male per il pilota di LCR.

Non sono sorpreso - dice - Questi sono test invernali e nessun spinge come in un fine settimana di gara, neanch’io lo ho fatto. È sempre difficile in questa situazione capire il livello di tutti, perché ognuno fa una lavoro diverso”.

Resta il fatto che Taka sembra particolarmente a suo agio con la moto con cui Marc ha vinto il campionato.

Sicuramente è tutto positivo - continua - Ho provato la moto 2018 a Valencia e dalla prima volta ho avuto delle belle sensazioni. Soprattutto mi piace il motore, perché ha più potenza  ma anche una migliore erogazione”.

Tutto diverso dalla RC213V del 2017 con cui ha corso nella stagione appena conclusa.

È più dolce ai bassi regimi e riesco anche a essere più constante, devo solo sistemare elettronica ma sono sulla buona strada - entra più nei dettagli - Mi sto solo divertendo e con questa moto è tutto più facile, anche abbassare il miei tempi. Dobbiamo ancora migliorare la stabilità in frenata, oggi ci siamo concentrati su trazione e ho provato diversi ammortizzatori”.

C’è anche un’altra novità per Nakagami: il nuovo capotecnico.

Sono contento anche per rapporto con Giacomo Guidotti, stiamo iniziando a conoscerci e già lavoriamo bene insieme”.

L’unico punto negativo, pensando alla prossima stagione, è che il giapponese sarà l’unico pilota in pista con la Honda 2018.

Forse non sarà di aiuto, anche per comparare i dati con gli altri piloti, ma in questo momento sono solo concentrato sul mio lavoro - sottolinea -Penso che con questa moto potrò puntare alla Top Ten, anche qualcosa di meglio in alcuni tracciati, come qui a Jerez”.

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